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Anche due squadre italiane concludono con successo BEXUS 18 e 19

21/10/2014 856 views 1 likes
ESA / Space in Member States / Italy

I futuri ingegneri e scienziati hanno assaporato il successo e la sfida di una carriera nel settore spaziale. Tra il 3 ed il 13 ottobre 2014, quasi 50 studenti universitari hanno preso parte all'ultima campagna di lancio di palloni stratosferici per vedere i propri esperimenti sollevarsi ad oltre 27.000 metri.  Adesso sono rientrati tutti alle rispettive università, con quantità di dati da analizzare.

Il programma tedesco-svedese REXUS/BEXUS - Rocket and Balloon Experiments for University Students, esperimenti con razzo e pallone aerostatico per studenti universitari – fornisce due lanci l'anno a bordo di un razzo per la ricerca e pallone stratosferico. Quattro squadre di studenti provenienti dai Paesi membri dell'ESA sono state selezionate dalla SNSB e dall'ESA a dicembre 2013 per sviluppare e trasformare le proprie idee in un apparato sperimentale da far volare su BEXUS 18 e 19.

Il 3 ottobre le squadre si sono riunite all'Esrange Space Center subito fuori Kiruna, Svezia settentrionale, per preparare i propri esperimenti per il volo. Erano affiancati da cinque ulteriori squadre provenienti dalla Germania, sponsorizzate dalla DLR.

Al loro arrivo le squadre si sono messe subito al lavoro, aprendo le scatole con il materiale e finalizzando gli esperimenti. Successivamente li hanno integrati nei cestelli BEXUS ed eseguito i test individuali. Poi  gli esperimenti sono stati testati per la compatibilità con l'un l'altro e con i sistemi di servizio del cestello.

La squadra GranaSAT
La squadra GranaSAT

Superati con successo i test di compatibilità al volo, tutto era pronto per il lancio. Questo si è svolto nei giorni 8 e 10 ottobre. Ogni conto alla rovescia è durato 4 ore, con BEXUX 19, il primo dei due palloni, che galleggiava nell'aria alle ore 20:00 locali per un volo notturno.

Le squadre ESA/SNSB a bordo di BEXUS 19 erano GranaSAT (Controllo dell'assetto per uno 'StarTracker' basato su microsatellite, e misurazioni del campo magnetico terrestre) dell'Università di Granada, Spagna, e TORMES 2.0 (misurazioni topografiche e reflettometriche: un esperimento dalla stratosfera) dell'UPS di Barcellona, Spagna.

GranSAT ha testato un sistema ottico per rilevare le stelle o l'orizzonte per determinare l'assetto di piccoli satelliti. Nonostante l'intensa attività delle aurore, l'esperimento ha funzionato molto bene ed ha rimandato immagini nitide alla propria stazione di terra da dove le stelle e l'orizzonte possono essere rilevati. "Questo intero hanno, lavorando per un team multidisciplinare, sviluppando un vero e proprio esperimento in base agli standard spaziali, ha significato la migliore esperienza di apprendimento che avremmo mai potuto immaginare" ha detto il team in un comunicato.

La squadra TORMES 2.0
La squadra TORMES 2.0

TORMES 2.0 ha utilizzato un nuovo tipo di riflettometro, conosciuto come P(Y) & C/A ReflectOmeter (PYCARO), per rilevare la diffusione dei segnali GPS da terra al fine di realizzare delle mappe topografiche. La squadra aveva effettuato il primo volo di test nel precedente BEXUS 17, lo scorso anno. Questa volta, grazie alla telemetria migliorata, gli studenti sono stati in grado di eseguire tutte le procedure del proprio esperimento e raccogliere dati eccellenti. "La squadra TORMES 2.0 ha portato avanti un esperimento di successo nel programma BEXUS. Gli sviluppi scientifici e tecnologici del carico di bordo dei PYCARO verranno utilizzati per lo sviluppo di un cubesat 6U: il 3Cat2. È stato un grande processo di apprendimento" hanno detto in un comunicato.

Due giorni più tardi, BEXUS 18 si è librato nel cielo per un volo diurno intorno alle ore 11:00 locali.

La squadra italiana A5 Unibo
La squadra italiana A5 Unibo

Le squadre ESA/SNSB su BEXUS 18 erano le italiane A5-UNIBO (Acquisizione Avanzata Aerosol Atmosferico e Analisi) dell'Università di Bologna, e POLARIS (Radiatore Azionamento a Polimero con Superfici Indipendenti) dell'Università di Padova.

A5-UNIBO ha indagato sul collegamento tra la ionizzazione di particelle di aerosol e la formazione delle nuvole. I risultati preliminari sembrano molto promettenti visto che l'esperimento ha funzionato esattamente come pianificato durante il volo. "BEXUS dimostra che un piccolo gruppo di persone può fare grandi cose se ci crede, e come il lavorare insieme renda tutto possibile. Raccomandiamo fortemente quest'esperienza agli studenti universitari, e li incoraggiamo ad applicare per il programma BEXUS/REXUS" ha detto il team in una dichiarazione.

La squadra italiana POLARIS
La squadra italiana POLARIS

POLARIS ha utilizzato un nuovo concetto di attuatori ad elastomeri dielettrici per variare le proprietà termiche. La rotazione del cestello ha reso le misurazioni richieste difficili da effettuare dato che l'esperimento si muoveva dentro e fuori dalla luce del sole all'inizio del volo. Man mano che la rotazione ha iniziato a rallentare, le misurazioni sono state possibili e gli studenti hanno potuto raccogliere dei dati soddisfacenti. "Pensiamo che ci siano solo due parole che possano descrivere propriamente questo programma: la vita cambia. Non parliamo semplicemente di crescere come ingegneri, BEXUS è un'esperienza che ti fa crescere come persona" ha detto la squadra in una dichiarazione.

Parallelamente, le squadre tedesche hanno eseguito esperimenti nei campi della comunicazione, ricerca della radiazione spaziale, fisica atmosferica e test tecnologici per future missioni cubesat.

I due cestelli sono atterrati ad ovest del lago Porttipatha, in Finlandia. BEXUS 19 è rimasto un giorno e mezzo nella foresta prima di essere recuperato, mentre BEXUS 18 è stato recuperato poche ore dopo l'atterraggio. Ci è voluto un altro giorno per riportare i cestelli all'Esrange, dove sabato 11 le squadre hanno restituito i loro esperimenti e scaricato i dati di bordo.

Adesso, stanno processando i dati per ottenere dei risultati e tirare le proprie conclusioni. La prossima fase del programma prevede che le squadre presentino la versione finale della loro documentazione, contenente i risultati.

Il programma REXUS/BEXUS continua l'anno prossimo con un nuovo processo di selezione in corso.

Nota per i redattori

Il programma REXUS/BEXUS si svolge in base ad un Accordo Bilaterale dell'Agenzia tra il Centro Aerospaziale Tedesco (DLR) e l'Ente Spaziale Nazionale Svedese (SNSB). Attraverso la collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), la partecipazione svedese è stata resa disponibile agli studenti provenienti dagli Stati Membri dell'ESA e Stati Cooperanti. EuroLaunch, la cooperazione tra l'Esrange Space Center dell'SSC e la Mobile Rocket Base (MORABA) della DLR, è responsabile per la gestione della campagna e per le operazioni dei veicoli di lancio. Esperti della DLR, SSC, ZARM e dell'ESA forniscono il supporto tecnico e logistico alle squadre di studenti per tutta la durata del progetto.

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