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Science & Exploration

"8 marzo, il giorno che cambia tutti gli altri'' - D/HSF speech (Italian)

10/03/2011 419 views 0 likes
ESA / Science & Exploration / Human and Robotic Exploration / HSF Directors Corner

8 marzo 2011

Il giorno che cambia tutti gli altri

Regione Lazio

Intervento della Dott.ssa Di Pippo

“Dalle conquiste di ieri alle scelte future”

 

Cara Mariella,
care amiche,
care ragazze,

è un piacere per me, oltre che un grande onore essere qui con voi oggi. È anche una responsabilità parlare davanti ad un pubblico come il vostro così importante e che, in parte, rappresenta il domani. Grazie di cuore per avermi invitato.

Un 8 marzo di qualche anno fa il Presidente Carlo Azeglio Ciampi mi insigniva del titolo di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Titolo che mi rende molto fiera e che mi ricorda che quello che ho fatto e sto facendo lo sto facendo da italiana, per l’Italia come parte integrante ed attiva di un Europa che stenta ancora a esprimere tutte le sue potenzialità.

Come immagino sapete sono la responsabile in Europa, per l’Agenzia Spaziale Europea, di quelli che chiamiamo i “voli spaziali abitati”: gli astronauti europei, i moduli e le navette spaziali europee che compongono e sostengono la Stazione Spaziale Internazionale, la missione per far atterrare sulla luna una sonda europea fino alla simulazione di una missione umana su Marte che si sta svolgendo a Mosca in questo momento sono sotto la mia responsabilità.

Da più di vent’anni mi occupo di esplorazione spaziale prima in Italia e oggi in Europa e sono l’unica donna con una responsabilità cosi estesa ed importante in tutto il mondo in ambito astronautico.

Qualcuna di voi avrà sentito parlare della Stazione Spaziale o ISS e magari avrà visto l’astronauta Paolo Nespoli che è oggi li’ a bordo in orbita per una missione di 6 mesi. La ISS è un laboratorio internazionale (un pò come il CERN) a, direi solo, 400Km di altezza dove si fa ricerca sfruttando l’assenza di peso.

Negli ultimi tre anni, da quando sono Direttore all’ESA, questa casa / laboratorio si è ingrandita molto: abbiamo aggiunto il modulo scientifico europeo Columbus e poi ancora tre moduli costruiti in Europa, in Italia, per la NASA americana. Uno di questi elementi è una “cupola” vetrata che installata verso la terra permette di osservarne i fenomeni più importanti ed è una finestra verso la nostra, e la loro, Terra. Abbiamo selezionato una nuova “classe” di astronauti che voleranno dal 2013 in poi. Tra questi l’unica donna astronauta in Europa, che è un’italiana, Samantha Cristoforetti.

Queste sono una piccola parte delle “mie” conquiste negli ultimi due anni. Ottenute con caparbietà, applicazione e studio, capacità di assumersi dei rischi calcolati, pensare innovativo e anche un pizzico di buon umore!

La mia capacità di avere successo e di raggiungere certi risultati, per me ma, ancora più importante, per il sistema per cui lavoro, è frutto di continuità nella mia ricerca di auto-migliorarmi, di fare tesoro di ogni esperienza, di saper ascoltare e “sentire” le situazioni e le persone. La nostra natura di donne ci aiuta molto a “sentire” e ci da uno strumento in più.

Ma parlando di voi adesso: la vita, personale e professionale, vi obbliga in parallelo a perseguire dei risultati, delle conquiste mentre vi chiede di preparare e prendere decisioni altrettanto importanti per il futuro vostro e del vostro entourage, professionale e privato che esso sia.

Io sono impegnata a discutere con gli Stati europei la nostra partecipazione all’utilizzo della ISS fino al 2020. Una discussione difficile. I voli abitati sono un grande stimolo per l’innovazione e una grande occasione per fare delle ricerche uniche senza parlare della realizzazione del desiderio che è da sempre quello dell’umanità di spingersi al di là delle “colonne di Ercole”, in questo caso oltre i confini del nostro pianeta Terra.

I risultati di cui parlavo prima mi danno una grande legittimità, una leva in più nella discussione ma niente vi è concesso se non siete sempre molto attente, molto preparate.

Il ruolo della donna in ambito professionale è indubbiamente migliorato negli ultimi anni ma resta ancora molto da fare. L’8 marzo è l’occasione giusta per fermarsi a riflettere su cosa resta effettivamente ancora da fare. Una delle cose che a me è sempre stata a cuore è dare delle opportunità a giovani professioniste e condividere la mia esperienza per permetterle di progredire nel loro desiderio di carriera. Nessuno mi ha aiutato quando e’ stato il mio turno, ne’ uomini ne’ tantomeno donne (in realta’ non ce n’erano di donne nell’ambiente spaziale intorno a me)

È per questo che ho fondato, insieme a qualche collega, l’associazione internazionale, europea Women in Aerospace che ha lo scopo di facilitare il passaggio di conoscenze, contatti e esperienze tra donne in posizioni più senior e le giovani professioniste che arrivano nel nostro settore. L’associazione è modellata sulla “sorella maggiore” che è attiva negli USA da molti anni. Stiamo creando una rete di associazioni con scopi simili perché oggi, anche per noi donne, le opportunità sono globali.

E, sapete, la mia storia personale dimostra che avere una prospettiva globale arricchisce anche i vostri figli, aprendogli opportunità che altrimenti sarebbero di più difficile raggiungimento. Mio figlio oggi studia con successo e soddisfazione alla prestigiosa business school di Rotterdam dopo aver preso il baccalaureato internazionale. Certe volte non distingue piu’ in che lingua stia parlando, se italiano o inglese, da vero cittadino del mondo, con un forte rispetto e orgoglio delle radici e della cultura italiane che ci contraddistinguono e che portiamo alte nelle nostra vita quotidiana all’estero. Come gli ripeto sempre, anche se non ce ne e’ bisogno, per avere successo sono necessarie diverse caratteristiche, ma una tra queste e’ fondamentale: rimanere sempre con i piedi per terra.

Come donne sappiamo quanto sia importante la comunicazione, la didattica, l’educazione. Questo spirito di condivisione mi porta a stimolare senza sosta i miei collaboratori a moltiplicare le opportunità educative e didattiche legate a quello che stiamo facendo nello spazio, quello che stanno facendo i nostri astronauti e gli esperimenti che conducono. E di farlo con il linguaggio e i media attuali, moderni…perché noi donne siamo moderne e sappiamo cogliere meglio cosa arriva al cuore e alla testa della gente.

E ricordate, dovete crederci per prime voi stesse, perché ogni giorno, giorno dopo giorno, è in vostro potere di fare qualcosa, anche piccola, che modificherà il vostro futuro, che e’ solo vostro. Nessuno vi potra’ mai togliere quello che sapete.

Grazie