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Galileo on the road

10/05/2001 1633 views 2 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Il Consiglio dei Trasporti dell'Unione Europea ha approvato il finanziamento europeo al progetto di navigazione satellitare Galileo. E questo mentre in Spagna si sta svolgendo un importante congresso su questa iniziativa, di cui l'ESA è il principale protagonista. Avremo quindi un GPS europeo?

Se tutto procede come dovrebbe, entro il 2008, grazie al progetto Galileo l'Europa avrà un proprio un servizio per la navigazione guidata da satellite. Il 5 aprile il Ministero dei Trasporti dell'Unione Europea ha deliberato il finanziamento per la prima fase del progetto: 100 milioni di euro più altri 450 milioni di euro a dicembre. Poi, nel 2003 verrà presa una decisione definitiva per quanto riguarda la realizzazione della costellazione di satelliti che costituisce Galileo. Il progetto prevede infatti un sistema di una ventina di satelliti a una quota di circa 20 000 km disseminati intorno al pianeta e supportati da altri 3 o 4 satelliti geostazionari.

Grazie al metodo della triangolazione, Galileo è in grado di identificare la posizione di un ricevitore, uno strumento molto semplice, delle dimensioni di un pacchetto di sigarette, con un errore di pochi metri. Grazie agli orologi atomici a bordo, Galileo fornirà un servizio del tempo. Oggi questo campo è dominato dal sistema di navigazione americano, GPS, e da quello russo, GLONASS, che sono sotto il controllo delle forze militari di quei paesi e che non forniscono la garanzia per un'erogazione continua del segnale. Inoltre il segnale erogato individua la posizione del ricevitore con un errore di qualche decina di metri, e per molte applicazioni questo può essere del tutto insufficiente.

Galileo nasce invece a scopo civile: un segnale ad elevata precisione sempre garantito, sebbene una collaborazione con i sistemi di navigazione già esistenti potrebbe essere molto consigliata, come lo stesso Consiglio dei Trasporti ha suggerito. La prima fase del progetto ha portato allo sviluppo di EGNOS, un sistema che è in grado di raccogliere i segnali del GPS e del GLONASS, di elaborarle e di migliorarle, arrivando a una precisione di qualche metro. Un servizio sperimentale è già attivo dal 2000 per test applicazioni in un ambiente reale, al di là delle simulazioni. E ora è attivo anche un servizio di supporto per fornire tutte le informazioni via email agli interessati (ESTB@esa.int).

Europe’s space industries already employ 40,000 men and women
Europe’s space industries already employ 40,000 men and women

Galileo sarà in grado di aprire nuovi mercati. Si parla, per esempio, di circa 100 000 posti di lavoro ad alta tecnologia. Quali sono le applicazioni più rilevanti di un sistema satellitare per la navigazione?

Galileo nasce come servizio multimodale, in grado cioè di offrire una serie ampia di servizi. Per esempio, è in grado di migliorare la sicurezza e l'efficienza dei voli per il trasporto di cose e persone: conoscendo la direzione dei venti di alta quota, Galileo suggerisce le variazioni di rotta per risparmiare tempo e carburante. Le stesse considerazioni valgono per il trasporto marittimo. Ma l'intero settore dei trasporti ne trarrà dei benefici. Per esempio, i veicoli su strada che useranno i dati del satellite potranno evitare ingorghi e difficoltà di percorso.

E più banalmente: se siamo in una città che non conosciamo e abbiamo il ricevitore e un cd rom con la mappa della città possiamo sapere in tempo reale la strada giusta per dirigerci dove vogliamo. Grande vantaggio ne potranno trarre anche i soccorsi, ai quali potrebbe essere indicata la strada migliore per arrivare sul luogo di un incidente evitando gli ingorghi. Oppure si pensi, per esempio, a chi si smarrisce in una località di montagna. Grazie a Galileo, i soccorritori conoscerebbero immediatamente la sua posizione esatta. Questo renderebbe molto più semplice il loro intervento.

Inoltre, potranno esserci applicazioni in agricoltura, negli studi di geodesia e nello spostamento millimetrico dei terreni.

Chi finanzia il progetto?

Il costo totale del progetto Galileo è di circa 3 miliardi di euro. Si tratta di fondi in parte pubblici in parte privati. I privati hanno già stanziato 100 milioni di euro per quest'anno. L'intervento degli investitori privati è sollecitato con forza: anche perché si calcola, per esempio, che per ogni 1% di riduzione del tempo di viaggio stradale (e quindi di inquinamento, di incidenti, di traffico) si possa risparmiare circa 200 miliardi di euro. Nell'aviazione, la stessa riduzione può essere di circa 0.5 miliardi di euro.

Si calcola anche che, i benefici economici dei nuovi mercati siano, nel ventennio 2000-2020, di circa 74 miliardi di euro. Dunque cifre estremamente elevate, che garantiscono guadagni con margini di rischio piuttosto ridotti, tenendo conto che le potenzialità di Galileo vanno ben oltre una riduzione dell'1%.

Ma chi sarà responsabile del funzionamento di Galileo?

La cosa più probabile è che questa fase del progetto sia seguita da una struttura intermedia, formata da membri della Commissione Europea e da membri dell'ESA che garantiscano la messa in atto della risoluzione, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. In tempi brevi, tuttavia, potrà sorgere una agenzia specifica con il compito di sviluppare e coordinare il progetto. E Roma è un ottimo candidato per accogliere questa struttura, che promette di svolgere un ruolo importante per l'utilizzo dello spazio nei prossimi anni.

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