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L'industria comincia a lavorare alla missione europea di difesa planetaria

15/09/2020 1355 views 7 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Oggi l'ESA ha assegnato un contratto da 129.4 milioni di euro che copre il progetto dettagliato, la manifattura e il collaudo di Hera, la prima missione dell'Agenzia per la difesa planetaria. Questa ambiziosa missione sarà il contributo dell'Europa a uno sforzo internazionale di deviazione di asteroide, pensata per eseguire l'esplorazione di un sistema di asteroide doppio.

Hera – che prende il nome dalla dea greca del matrimonio – sarà, insieme al veicolo spaziale DART (Double Asteroid Redirect Test) della NASA, la prima sonda inviata dall'uomo a incontrarsi con un sistema di asteroide binario, una classe poco compresa che costituisce circa il 15% degli asteroidi conosciuti.

Missione Hera - Scansione di un cratere da impatto
Missione Hera - Scansione di un cratere da impatto

Il contratto è stato firmato oggi da Franco Ongaro, Direttore di Tecnologia, Ingegneria e Qualità dell'ESA, e da Marco Fuchs, Amministratore Delegato della società tedesca OHB, che guida il consorzio Hera. La firma ha avuto luogo presso il centro ESOC dell'ESA, in Germania, che servirà da controllo di missione per il lancio del 2024 di Hera.

Hera è il contributo europeo a una collaborazione internazionale di difesa planetaria tra gli scienziati europei e americani denominata AIDA, Asteroid Impact & Deflection Assessment. La sonda DART – il cui lancio è previsto a luglio 2021 – effettuerà prima un impatto cinetico sul più piccolo dei due corpi. Hera seguirà le orme con un dettagliato sondaggio post-impatto per trasformare questo esperimento su grande scala in una tecnica di deviazione di asteroide ben compresa e ripetibile.

Impatto con l'asteroide - Missione DART della NASA
Impatto con l'asteroide - Missione DART della NASA

Così facendo, la missione Hera, delle dimensioni di una scrivania, dimostrerà inoltre nuove tecnologie multiple, come la navigazione autonoma intorno all'asteroide – come per le moderne automobili a guida autonoma sulla Terra – mentre raccoglie dati scientifici importanti, per aiutare gli scienziati e i progettisti di future missioni a meglio comprendere composizione e struttura degli asteroidi.

Hera rilascerà anche il primo 'CubeSats' europeo (satelliti in miniatura costruiti da scatole delle dimensioni di 10 cm) nello spazio profondo per un sondaggio ravvicinato dell'asteroide, inclusa la prima sonda radar dell'interno di un asteroide – utilizzando una versione aggiornata del sistema radar a bordo della missione dell'ESA sulla cometa, Rosetta.

Juventas CubeSat
Juventas CubeSat

Con un lancio previsto a ottobre 2024, Hera viaggerà verso il sistema di asteroide binario – la coppia di asteroidi vicino alla Terra, Didymos. Una luna di 160 metri, precedentemente battezzata 'Dimorphos' nel giugno 2020, della stessa misura circa della Grande Piramide di Giza, orbita l'enorme corpo principale dalle grandi dimensioni grosso come una montagna e del diametro di 780 metri.

L'impatto cinetico di DART su Dimorphos a settembre 2022 dovrebbe alterare la sua orbita intorno a Didymos e creare anche un cratere sostanzioso. Questo asteroide lunare diventerà unico, sarà il primo corpo celeste ad avere le sue caratteristiche orbitali e fisiche intenzionalmente alterate dall’intervento umano. Hera raggiungerà il sistema di Didymos alla fine del 2026, dove per circa sei mesi effettuerà degli studi ravvicinati.

Il centro controllo della missione Hera sarà presso il centro ESOC dell'ESA a Darmstadt, Germania, che è anche sede del programma di Monitoraggio e Salvaguardia (Space Safety and Security Programme) di cui Hera fa parte.

La firma di questo contratto copre lo sviluppo completo del satellite Hera, integrazione e test, compreso il suo sistema avanzato di guida, navigazione e controllo (GNC). I contratti per i due CubeSats ospitati da Hera e i relativi sviluppi tecnologici sono già in corso.

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Hera: la missione ESA di difesa planetaria
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I partner europei di Hera

Il contratto è stato assegnato a un consorzio guidato da OHB System AG di Brema, appaltatore principale.

Dei 17 Stati Membri dell'ESA che contribuiscono alla missione Hera, la Germania è in prima linea, con l'incarico del progetto complessivo e integrazione del veicolo spaziale Hera, delle telecamere principali di navigazione, serbatoi, propulsori, antenna high-gain, ruote di reazione, e unità di massa della memoria.

L'Italia è alla guida per quanto riguarda i sottosistemi di alimentazione e propulsione della missione, e fornisce  il transponder per lo spazio profondo che permetterà l'esperimento radio-scientifico della missione. L'Italia guida inoltre il CubeSat di prospezione mineraria, che prende il nome dal compianto Andrea Milani, illustre professore e importante scienziato di asteroidi.

Il Belgio sta sviluppando il computer di bordo e il software di Hera, il cervello del veicolo spaziale, oltre alla sua unità di condizionamento energetico e unità di distribuzione – il cuore del suo sistema elettrico. Contribuisce inoltre all'imager termico di sviluppo giapponese di Hera e al centro operativo CubeSats presso ESA/ESEC.

Il Lussemburgo guida il CubeSat che ospita il radar 'Juventas' e il sistema di comunicazione inter-satellitare che permette ai due CubeSats Hera di comunicare con la Terra attraverso una innovativa rete che utilizza Hera come trasmettitore dati.

Portogallo e Romania stanno sviluppando l'altimetro laser che fornirà informazioni vitali per le funzioni di navigazione autonoma. Inoltre, la Romania sta sviluppando l'unità di elaborazione immagini, cablaggi e l'attrezzatura per i test elettrici (contribuendo al contempo allo sviluppo del controllo navigazione e guida, GNC).

La Repubblica Ceca è responsabile per tutta la struttura del satellite, per il software del carico utile (per comandare gli strumenti), per la validazione del software indipendente e delle attrezzature per il supporto a terra per il test pre-volo del satellite. Fornisce inoltre componenti per il radar in bassa frequenza di Juventas e il software di elaborazione dati sul secondo CubeSat.

La Spagna sta sviluppando l'innovativo sistema di guida, navigazione e controllo di Hera, come pure il sistema di comunicazione spazio profondo. Fornisce inoltre lo strumento gravimetro Juventas.

  • L’Austria contribuisce con l'analisi dei dati di missione e loro elaborazione.
  • La Danimarca contribuisce al CubeSat Juventas e all'unità terminale remota
  • La Francia fornisce il radar a bassa frequenza di Juventas, oltre ai tracciatori di stelle e fornisce supporto alla pianificazione per le operazioni del carico utile e alle traiettorie ravvicinate dei CubeSats
  • L'Ungheria fornisce supporto scientifico per la calibrazione delle telecamere.
  • I Paesi Bassi stanno sviluppando il nuovo sistema di distribuzione CubeSat nello spazio profondo e forniscono i sensori solari di Hera.
  • La Svizzera contribuisce con elementi strutturali e meccanismi per i pannelli solari
  • La Finlandia fornisce il secondo imager multispettrale CubeSats e l'equipaggiamento di bordo. Fornisce inoltre l'unità di elaborazione dati.
  • La Polonia contribuisce con le antenne dispiegabili del radar a bassa frequenza di Juventas
  • L'Irlanda fornisce una innovativa unità di misurazione d'inerzia per aiutare la sonda Hera a sostenere la navigazione nello spazio profondo
  • La Lettonia, Stato Membro Associato dell'ESA, contribuisce con un rilevatore del tempo di volo per l'altimetro laser della missione.

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