La sonda medica che permette agli astronauti di "guardarsi dentro"

CAMDASS

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06 Febbraio 2012

Le emergenze mediche possono verificarsi nello spazio come sulla Terra. Gli astronauti, però, sono lontanissimi da qualsiasi presidio medico e un'emergenza di questo tipo può rappresentare un problema serio. Oggi, un aiuto concreto potrebbe arrivare da CAMDASS.

Gli astronauti che lavorano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) trascorrono fino a 6 mesi nello spazio. Periodi così lunghi in assenza di peso possono provocare effetti collaterali come la perdita di massa muscolare o la riduzione della densità ossea. Esiste poi sempre il rischio di incidenti o malattie. Generalmente non è presente un medico a bordo, anche se gli astronauti possono consultarne uno a terra.

Visore HMD

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Ora, il nuovo sistema CAMDASS (Computer Assisted Medical Diagnosis and Surgery System) potrà offrire un ulteriore aiuto all'equipaggio. CAMDASS utilizza un visore HMD che fornisce all'operatore una visione stereoscopica in 3D. Il sistema abbina con precisione le immagini di riferimento generate dal computer alle immagini del paziente visualizzate dall'operatore.

Attualmente CAMDASS è provvisto di una sonda a ultrasuoni capace di "guardare" all'interno del paziente. Sono stati scelti gli ultrasuoni perché si tratta di una tecnica efficace per diagnosticare i problemi medici interni, e un dispositivo a ultrasuoni è già installato sulla ISS. La sonda è guidata da una telecamera a infrarossi e da marcatori posizionati sulla pelle del paziente. Il sistema riceve comandi vocali per un uso più agevole, senza mouse e tastiera.

Il prototipo è già in fase di sperimentazione presso un'università del Belgio. Anche chi non aveva mai lavorato con un dispositivo a ultrasuoni o indossato un visore HMD, ha imparato a utilizzare il sistema in appena 15-20 minuti e successivamente è stato in grado di fare tutto da solo. Gli esperti che hanno creato CAMDASS, in Belgio e Germania, ritengono che gli astronauti potranno presto lavorare con tecnologie simili durante i lunghi viaggi nello spazio.