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Manovre per il disattracco dello Shuttle Atlantis dalla ISS
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Atlantis si appresta a rientrare sulla Terra

22/02/2008 362 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

20 febbraio 2008 (FD14). Sabato scorso i due equipaggi, quello della navetta Atlantis e quello residente della ISS si sono scambiati i saluti, a tratti anche commossi, prima di chiudere il portello che separa le due navi spaziali.

L’obiettivo della missione STS-122 Atlantis è stato raggiunto: agganciare alla ISS il laboratorio europeo Columbus. Nella giornata di domenica quindi il pilota della NASA Alan Poindexter ha effettuato una perfetta manovra per distaccare la navetta Atlantis dalla Stazione Spaziale Internazionale allontanandosi lentamente per poi compiere il consueto giro intorno ad essa. Manovra che serve tra l’altro, ai due equipaggi per osservarsi reciprocamente e verificare se ci sono problemi.

Le 24 ore successive a bordo dello Shuttle sono trascorse nell’impazienza del ritorno e nel controllo, attraverso un sensore collegato al braccio robotico della navetta, del suo rivestimento termico verificandone l’integrità.

A poche ore dall’atterraggio previsto per mercoledì alle ore 9.07 locali al Kennedy Space Center dove le previsioni indicano tempo ottimo, gli astronauti iniziano la preparazione per configurare Atlantis in vista del rientro.

Vengono così chiusi i grandi portelloni della stiva e ogni componente dell’equipaggio inizia a bere circa un litro e mezzo di bevande per reintegrare i liquidi persi stando nello spazio. Si ripristinano nel frattempo i sedili e si indossano le tute. A questo punto il comandante dello Space Shuttle, Steven Frick, coadiuvato dal pilota Alan Poindexter inizia a manovrare per mettere l’intero sistema in posizione di rientro.

La ISS vista dallo Shuttle Atlantis durante le prime fasi del viaggio di rientro a Terra
La ISS vista dallo Shuttle Atlantis durante le prime fasi del viaggio di rientro a Terra

Una manovra delicata considerando che in questi momenti lo Shuttle compie il passaggio che lo porta da navicella spaziale, come è stato in questi giorni, a diventare un grande aereo e quindi a subire le varie sollecitazioni aerodinamiche che si hanno nelle fasi di rientro atmosferico. Per dissipare l’energia della velocità la navetta offre agli strati più densi dell’atmosfera terrestre, la più ampia superficie possibile facendo in tal modo innalzare la temperatura intorno all’Atlantis. Momenti di tensione ma, a detta degli astronauti stessi, momenti altamente spettacolari con lo Shuttle avvolto in una bolla di plasma incandescente.

A bordo oltre al comandante ed al pilota ci sono gli specialisti di missione gli americani Leland Melvin, Rex Walheim, Stanley Love e Daniel Tani insieme all’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea il tedesco Hans Schlegel.

L’altro astronauta europeo il francese Léopold Eyharts, partito con loro, è rimasto sulla Stazione Spaziale Internazionale come membro dell’Expedition 16 dando il cambio a Dan Tani. Il rientro a terra di Eyharts è previsto a bordo del volo STS-123 dello Space Shuttle Endeavour il 27 aprile prossimo.

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