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Tommaso Parrinello
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Dietro le quinte di CryoSat: conversazione con Tommaso Parrinello

17/02/2010 2214 views 3 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Nel suo ruolo di Mission Manager del satellite CryoSat dell'ESA, Tommaso Parrinello sarà responsabile di CryoSat dopo il suo lancio quando il satellite sarà diventato a tutti gli effetti un veicolo spaziale. Una volta completata la fase di collaudo e accettazione del satellite, egli sarà responsabile per la supervisione delle operazioni di routine, compresa la distribuzione dei dati alla comunità scientifica internazionale.

Tommaso, di nazionalità italiana, nato in Gran Bretagna e cresciuto ad Agrigento, ha conseguito la laurea in Fisica presso l'università di Pavia e un Dottorato in Telerilevamento presso l'università di Dundee, nel Regno Unito. Nel 1992 entra all'ESA con una borsa di studio come esperto di detriti spaziali, presso lo European Space Operation Centre (ESOC) di Darmstadt, in Germania. Continua a lavorare nel Dipartimento delle Operazioni acquisendo diversi anni di esperienza sulle operazioni dei satelliti, in particolare con XMM-Newton ed ERS-2. Nel 2001 si trasferisce al centro dell'ESA per l'osservazione della terra (ESRIN) a Frascati, in Italia. Nel 2007 arriva nel Direttorato dell'osservazione della Terra, dove nel 2008 assume la posizione di Mission Manager di CryoSat.

ESA: Che cosa significa essere il responsabile della missione CryoSat?

Tommaso Parrinello: Sarò responsabile della missione nella sua fase operativa che inizia alla fine dell'attività di collaudo. Sarà mia responsabilità non solo gestire la missione dal punto di vista finanziario, ma anche di sovrintendere alle operazioni del satellite e del segmento di terra, nonché all'utilizzo dei dati scientifici. Uno dei miei obiettivi principali è quello di massimizzare il ritorno scientifico. Come responsabile della missione, mi interfaccerò con i delegati del Direttorato dell'Osservazione della Terra dell'Agenzia, competenti per le questioni tecniche, scientifiche e programmatiche.

ESA: Qual'è stato finora l'aspetto più gratificante dell’essere coinvolti nella missione CryoSat?

Tommaso Parrinello: CryoSat è un satellite unico nel suo genere. Lo strumento di CryoSat è un altimetro sofisticato che misurerà lo spessore dei ghiacci marini e terrestri con un'accuratezza senza precedenti.

La perdita del primo satellite durante la fase di lancio nell'ottobre del 2005 non ha scoraggiato né L'ESA né i suoi stati membri. Grazie alla dedizione di centinaia di colleghi dell'ESA e dell'industria, il satellite è di nuovo sulla rampa di lancio dopo solo quattro anni e mezzo da quell'evento, cosa mai accaduta prima. Pertanto far parte della famiglia di CryoSat è già gratificante in sé, ma credo che l'aspetto più soddisfacente debba ancora arrivare, sia per me che per tutte le persone che hanno lavorato al progetto, e cioè quando CryoSat sarà riconosciuto come una delle più importanti missioni ad aver contribuito ad una migliore comprensione del nostro pianeta e in particolare a chiarire la relazione tra lo scioglimento dei ghiacci polari e il surriscaldamento globale.

Quale sarà il suo coinvolgimento durante la vita operativa del satellite?

Tommaso Parrinello: da quando avrò la responsabilità generale della missione, dedicherò buona parte del mio tempo a lavorare con i team operativi avendo cura che le operazioni del satellite e dei sistemi del segmento di terra funzionino senza intoppi e che i dati siano distribuiti alla comunità scientifica in modo efficiente. Mi concentrerò anche sulla comunicazione esterna relazionandomi con persone esterne al progetto con lo scopo di massimizzare il ritorno scientifico della missione e di trovare nuove collaborazioni scientifiche; quest'ultimo avverrà in particolare con gli scienziati e l'opinione pubblica. In questo sarò comunque aiutato dal professore Duncan Wingham, principale scienziato della missione CryoSat.

Lavorerò sulla missione per tutta la sua vita operativa ed anche oltre. Il satellite ha una vita operativa che va oltre quella inizialmente programmata di 3.5 anni. Non c'è dubbio che i dati forniti dalla missione avranno un grande valore scientifico, pertanto sarò coinvolto nel definire l'estensione della missione al di là della sua vita operativa iniziale.

ESA: Quale ritiene che sia l'aspetto più affascinante della missione CryoSat?

Tommaso Parrinello: tra i tanti aspetti, credo che quello più affascinante sia che per la prima volta forniremo dati scientifici su latitudini geografiche mai raggiunte fino ad ora da un altimetro satellitare, che è uno strumento non affetto da condizioni meteorologiche. Infatti, a causa dell'inclinazione orbitale degli attuali satelliti, essi non sono in grado di fornire dati scientifici su una superficie pari a quella Europea. Per fare un altro esempio, oggi, non abbiamo dati altimetrici sull'Antartide su una superficie pari a quella della Groenlandia. CryoSat ridurrà di un fattore 10 la parte inesplorata lasciandone solo una parte pari all superficie dell'Italia.

ESA: Chi saranno i principali utenti dei dati CryoSat?

Tommaso Parrinello: i maggiori utenti sono scienziati di tutto il mondo esperti nell'utilizzo di dati satellitari per misurare la variazione degli spessore dei ghiacci marini, terrestri e dei ghiacciai.

Con gli effetti di un clima in rapido cambiamento, è ancora più importante capire come la criosfera sta cambiando a causa del surriscaldamento globale. Questo spiega la grande aspettativa della comunità scientifica per i dati di CryoSat, confermata dalla grande risposta alle due richieste avanzate dall'ESA pubblicate nel 2004 e nel 2008.

Attualmente ci sono più di 200 istituzioni tra cui 120 scienziati capi progetto, provenienti da 22 paesi in tutto il mondo che utilizzeranno i dati del satellite. Una volta che la missione avrà inizio e si inizierà a distribuire i dati, mi aspetto che la comunità scientifica di CryoSat aumenti.

E’ anche importante sottolineare che sebbene l'obiettivo di CryoSat sia lo studio dei ghiacci marini e terrestri, CryoSat acquisirà informazioni scientifiche sull'oceano, sulle coste e sui maggiori sistemi idrologici, aumentando ancor di più questa comunità.

ESA: Come saranno forniti agli utenti i dati di CryoSat?

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Tommaso Parrinello: Il segmento di terra di CryoSat sarà gestito sotto la responsabilità del Dipartimento Segmento di Terra del Direttorato dell'Oservazione della Terra dell'ESA che ha sede ad ESRIN a Frascati. ESRIN è anche responsabile della missione e del supporto agli utenti.

I dati di CryoSat acquisiti e processati a Kiruna (Svezia) saranno distribuiti agli utenti elettronicamente via Internet. L'archivio invece sarà a Tolosa, CNES, il quale sarà anche responsabile per il riprocessamento dei dati quando questo sarà opportuno. Il nostro obiettivo è quello di offrire un accesso facile ai dati.

ESA: Dove si troverà per il lancio?

Tommaso Parrinello: Anche se l'evento principale avrà luogo all'ESOC, io sarò all'ESRIN, dove è stato organizzato un evento locale. Darò il benvenuto alle autorità, ai media e agli scienziati italiani, ai miei colleghi con le loro famiglie.

CryoSat ha un grande vantaggio rispetto al precedente Earth Explorer che fu lanciato di notte. Infatti il decollo è previsto per le 14:57 CET, un'ora ritenuta senza dubbio più adatta ad un intrattenimento di questa importanza.

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