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Entusiamo alla presentazione 3D
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ESA ESRIN Notte dei Ricercatori 2015: Una Notte Piena di Luce

30/09/2015 1560 views 14 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Il 2015 è l'anno internazionale della luce e la luce ha molto a che vedere con le scienze spaziali - dalle onde radio che permettono di comunicare con i satelliti artificiali ai sensori di bordo che moltiplicano le capacità visive dell'occhio umano. Non stupisce quindi che la luce sia stata protagonista all'ESRIN della Notte dei Ricercatori, giunta più attiva che mai alla sua decima edizione, tanto da ricevere gli auguri del Presidente della Repubblica.

Nel suo messaggio il Presidente sottolinea che "rendere fruibile la scienza contribuisce alla circolazione delle idee e aiuta a promuovere tra le giovani generazioni comportamenti virtuosi, impegno responsabile, passione per un futuro migliore". Proprio questo è lo spirito con cui sono state studiate, preparate e realizzate le attività sempre più numerose, ricche e variegate che hanno accolto i visitatori dell'ESRIN - sempre più numerosi, incuriositi e entusiasti.

L'idea alla base di questa edizione della Notte dei Ricercatori era di affrontare ogni tematica non in un unico evento, ma attraverso differenti esperienze ad essa collegate, proprio come accade nella ricerca. Si poteva ad esempio guardare all'Osservazione della Terra dallo spazio sia dal punto di vista scientifico che da quello tecnologico, programmatico oppure operativo.

Nel primo caso è proprio la luce, in tutte le sue forme e in tutte le sue intensità a dominare la scena. I satelliti dell'Agenzia Spaziale Europea fotografano incessantemente la superficie terrestre utilizzando diversi "tipi" di luce che trasportano informazioni altrettanto diverse come la temperatura dei mari, lo stato delle coltivazioni, la qualità dell'aria che respiriamo. Per illustrare questo concetto le spettacolari immagini 3D mostrate sul grande schermo della Big Hall venivano alternate a esperimenti pratici, come l'utilizzo di una telecamera infrarossa per riprendere in diretta le "temperature corporee" dei visitatori.

Altrove, in uno degli ambienti in cui la mensa dell'ESRIN può essere comodamente suddivisa, si veniva introdotti al carattere "globale" del programma europeo Copernicus, che si prefigge di utilizzare i dati provenienti dei satelliti per l'Osservazione della Terra per salvaguardare l'ambiente, la salute e la sicurezza dei cittadini. Le visite guidate alla nuovissima sala CREOP (Control Room for Earth Observation Payloads), il cui acronimo sta a significare che da lì si comandano gli strumenti scientifici in volo sopra le nostre teste, ha lo scopo di mostrare come si riesca a mantenere il controllo di molti satelliti in orbita contemporaneamente, ciascuno impegnato in una attività diversa. Una spettacolare visualizzazione grafica riporta in tempo reale dove sia e cosa stia facendo ogni satellite e si può avere la sensazione di volargli accanto e vedere quello che lui vede.

"Cucinare" una cometa
"Cucinare" una cometa

Il 2015 è stato anche l'anno di Rosetta, della sua incredibile missione sulla cometa Tchoury (nome di battesimo: 67/P Churyumov-Gerasimenko) e della eco mondiale che ha avuto. La cronaca di quei momenti indimenticabili (ma ce ne potrebbero essere ancora, visto che la missione non è finita!) narrati dalla viva voce di chi li ha vissuti dall'interno del team dell'ESA, ha strappato applausi a scena aperta. Imparare cosa nascondano quei paesaggi alieni, come si sia potuto mantenere il contatto con il piccolo lander Philae finito da tutt'altra parte rispetto a quanto previsto, e cosa provoca i potenti getti che si sono accesi quando la cometa è giunta al perielio, è quello che ci si aspetta da una notte come questa. Chi poi voleva avere una idea di che materiale sia fatta una cometa poteva assistere a come "cucinarla" mischiando ingredienti di uso comune come vino, grafite e terra, opportunamente mescolati a una buona dose di ghiaccio secco!

Ed è di nuovo la luce, la debole luce che proviene dalle profondità del sistema solare e che ha guidato Rosetta verso il suo lontano obiettivo, a fornire lo spunto per altre attività. Nella sala Magellan si parla di asteroidi, in particolare di quelli potenzialmente pericolosi. L'ESRIN ospita il Centro di Coordinamento Europeo sul rischio asteroidale, detentore attualmente del record dell'asteroide più debole mai osservato telescopicamente: si tratta di un oggetto di 5 metri di diametro individuato a 24 milioni di km di distanza! Nel frattempo, sulla terrazza i telescopi dell'Associazione Tuscolana di Astronomia introducono i visitatori all'osservazione del cielo: Luna, Saturno, nebulose e ammassi stellari si possono ammirare sia incollando l'occhio al telescopio sia quando vengono proiettati in diretta su uno schermo.

C'è posto anche per Marte: come spostarsi sulla sua accidentata superficie con un piccolo rover "intelligente" viene dimostrato dagli esperti della British Interplanetary Society (BIS-Italia).

Rover marziano
Rover marziano

All'ESRIN gli astronauti italiani sono di casa e la loro partecipazione ha sempre rappresentato il momento emozionalmente più intenso della Notte dei Ricercatori. A Paolo Nespoli, appena assegnato alla prossima opportunità di volo sulla Stazione Spaziale Internazionale, ha dato il cambio quest'anno Luca Parmitano. Non potendo essere presente di persona, ci si è affidati all'esperienza della giornalista dell'ANSA Enrica Battifoglia per condurre i collegamenti in diretta con la Svezia. I più fortunati hanno potuto così assistere a un "fuori programma" quando accanto a Parmitano è apparsa Samantha Cristoforetti, tra gli applausi del pubblico.

Ma le sorprese non erano finite: chi si soffermava allo stand di libri scientifici curato dalla libreria asSaggi poteva incontrare Maurizio Cheli, che ha volato sullo Shuttle nel 1996, nella sua nuova veste di scrittore. In effetti tra un aneddoto di vita nello spazio e una spiegazione tecnica, ascoltare un astronauta significa partire per un piccolo viaggio di scienza e esplorazione. Nulla di più adatto quindi per concludere delle impressioni di un astronauta che si affaccia sullo spettacolo della Terra che scorre sotto di lui, riportate da Parmitano durante uno dei collegamenti con l'ESRIN. Descrivono a meraviglia l'atteggiamento che ciascuno di noi dovrebbe avere in omaggio al tema portante della edizione di quest'anno della Notte dei Ricercatori - la sostenibilità: "La prima volta che guardi la Terra dallo spazio cerchi di riconoscere il tuo paese; la seconda il tuo continente; la terza vedi solo la Terra".

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