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ESRIN Open Days 2014: un'esperienza "globale"

25/03/2014 1950 views 9 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Gli ESRIN Open Days 2014 si sono svolti nelle giornate che annunciano l'arrivo della primavera. Un cielo terso e un sole tiepido hanno così accompagnato le scolaresche che si aggiravano tra una palazzina e l'altra, felici di scoprire le tante attività preparate per loro. Perchè la vera novità di questa edizione è stata la grande ricchezza di esperienze: visive, tattili, olfattive... ma anche inusuali, come quella di osservare le stelle in pieno giorno! Ma andiamo con ordine.

Quando, scesi dal bus, i ragazzi entrano nella "Big Hall" hanno già indossato le magliette azzurre con il "logo" della missione Sentinel-1 in partenza il 3 aprile. È stato disegnato e hanno inventato lo slogan due loro coetanei, vincitori di un concorso bandito dall'ESA per celebrare l'inizio di un grande programma dell'ESA che prevede l'invio nello spazio di numerose sonde, ciascuna con un compito specifico: osservare in dettaglio quello che accade sul nostro pianeta, sulla sua superficie come negli oceani o nell'atmosfera. Delle vere e proprie "Sentinelle" che con i loro occhi elettronici ci proteggeranno "dall’alto dei cieli", come ci ricorda Volker Liebig, Direttore dell'ESRIN e dei programmi di Osservazione della Terra dell'ESA.

Assaggi spaziali all'ESA-ESRIN
Assaggi spaziali all'ESA-ESRIN

Una volta preso posto, studenti e insegnanti capiscono subito che la "Grande Sala" rappresenta il fulcro della visita. Suddivisi in gruppi, da lì si parte per la sala "Magellan", trasformata in un vero portale dello spazio grazie alla installazione di un simulatore di attracco alla Stazione Spaziale Internazionale e a un piccolo mezzo semovente, un "rover" robotico in grado di superare gli ostacoli che si incontreranno sulle superfici accidentate di mondi alieni.

In sala mensa si può assaggiare (e giudicare, grazie ad una apposita scheda di valutazione) il cibo degli astronauti. Guidati dagli esperti cuochi "spaziali" di Argotec si imparano così, tra divertimento e stupore, i principi base di una alimentazione corretta sulla Terra come nello spazio."Meno sale e meno zucchero se volete arrivare pronti per le prossime selezioni da astronauta!" ammonisce il cuoco che cura i menu di Samantha Cristoforetti, la prima donna astronauta italiana, grande consumatrice di un'alga molto nutriente e dal nome bizzarro: la "Spirulina".

Lanci amatoriali all'ESRIN Open Days 2014
Lanci amatoriali all'ESRIN Open Days 2014

Poi tutti fuori a naso all'aria per assistere agli spettacolari lanci dei mini-razzi allestiti dagli infaticabili entusiasti della sezione italiana della British Interplanetary Society. Al di là dell'emozione di vedere un oggetto schizzare verso il cielo, rimane la meraviglia di scoprire il funzionamento della propulsione a razzo: che si tratti di espellere acqua in pressione, carburante altamente esplosivo o particelle elementari opportunamente accelerate, è questo semplice principio che permette all'uomo di andare nello spazio.

ll decollo dalla improvvisata pista, proprio davanti all'entrata dell'edificio 14, dei fantascientifici "droni" realizzati dagli appassionati di "senseFly Ltd.", ci riporta a modi di volare forse più familiari ma decisamente high-tech.

Visioni in 3D all'ESA-ESRIN
Visioni in 3D all'ESA-ESRIN

Per chi è rimasto dentro ci sono i racconti narrati dalla viva voce dei protagonisti dei progressi e dei successi di due grandi programmi dell'ESA: l'Osservazione della Terra dallo spazio e il piccolo lanciatore Vega. Sul grande schermo appaiono le immagini spettacolari della Terra vista dallo Spazio e le proiezioni 3D interattive entusiasmano i presenti, facendo letteralmente "saltare sulla sedia" molti ragazzi e ragazze che allungano le braccia per cercare di afferrare il globo terrestre sospeso al centro della sala, oppure si chinano rapidamente per paura che un satellite artificiale gli arrivi veramente addosso!

I nostri visitatori inoltre, hanno potuto divertirsi con dei piccoli esperimenti di telerilevamento attraverso una fotocamera termica e uno spettrometro per una prima comprensione di come le onde elettromagnetiche siano importanti per la misurazione di alcuni fenomeni.

Il planetario
Il planetario

In fondo alla Big Hall troneggia una grande cupola nera con una entrata laterale – come un gigantesco igloo spaziale: è il planetario gonfiabile messo a disposizione dalla Associazione Tuscolana di Astronomia. Un planetario è una piccola magia: stesi supini sul pavimento si impara a riconoscere le stelle, a distinguere le forme familiari delle costellazioni mentre i lenti movimenti della volta celeste vengono accelerati fin quasi a provocare le vertigini. I moderni macchinari digitali permettono anche di proiettare a tutta cupola le immagini inviate dalle sonde spaziali e la "notattata virtuale" si conclude parlando di asteroidi e di cosa si possa fare per evitare un impatto, con gli esperti del Centro di Coordinamento Asteroidale dell'ESA che ha sede proprio all'ESRIN.

Ci si ritrova infine tutti insieme nella Big Hall per il momento più atteso: l'incontro con l'astronauta dell'ESA Paolo Nespoli. Non è un caso che sia proprio lui a concludere l'evento, lui che nei suoi due viaggi nello spazio ha capito che bisognava condividere la grande bellezza di vedere il nostro pianeta dall'alto. Durante la sua permanenza a bordo della ISS Nespoli ha scattato tantissime foto postandole quasi in tempo reale sui canali web e social dell'ESA, facendo sentire un pò anche noi degli Osservatori della Terra e cambiando così radicalmente la percezione dei voli umani nello spazio.

Non solo: Nespoli sa come trattare i suoi piccoli fan. Li chiama continuamente in causa interrogandoli a sorpesa, incoraggiandoli con un "batti il cinque" quando rispondono bene e sgridandoli quel tanto che basta quando sbagliano. Insomma li strapazza quanto a loro piace venire strapazzati. E dopo essere entrati nella vita quotidiana di un astronauta e aver fatto un giro in 3D sulla Stazione Spaziale, tutti fuori per la foto di classe con Paxi l'alieno e Paolo Nespoli (che invece del classico "cheeeese" usa il piu’ spaziale "marteeee!") da attaccare orgogliosamente in classe.

Open Day 2014 all'ESA-ESRIN
Open Day 2014 all'ESA-ESRIN

È un modo per dire che l'Open Day all'ESRIN non finisce qui ma continua a scuola. Ciascuna delle esperienze vissute ha fornito spunti agli insegnanti per continuare a parlare di spazio durante l'anno scolastico, aiutati dai materiali didattici che l'ESA mette a disposizione. Si va dalle esperienze proposte sul sito ESA Education e ESA Kids, alla guida "Seguiteci in Classe" preparata e distribuita per l'occasione e che spiega come replicare quello che si è visto all'ESRIN.

Tutto ciò ha richiesto un deciso salto di qualità dal punto di vista organizzativo. Per quattro giorni il team dell'ESRIN Open Days si è prodigato perchè tutti potessero godere degli eventi proposti, guidando le classi e gli insegnanti su e giù per le strade e le palazzine dell'ESRIN e facendo fronte agli inevitabili imprevisti. Come quando, dopo un lancio perfetto, il paracadute di un razzo della BIS-Italia si è impigliato negli alti rami di un albero (va detto, tra gli applausi generali!). Il drone ha dovuto essere recuperato per una virata un pò troppo stretta attorno a un cipresso. Un blackout del planetario ci ha ricordato che anche il telescopio più grande e potente del mondo nulla può quando il cielo è nuvoloso. Perchè anche questi inconvenienti hanno un aspetto didattico. Insegnano che nemmeno la tecnologia più avanzata è esente da errori umani o da malfunzionamenti e che non bisogna per questo scoraggiarsi: una soluzione si trova (quasi) sempre.

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