Gestione del trasporto di sostanze pericolose: la soluzione spaziale
Le tecnologie spaziali, attraverso i satelliti di telerilevamento terrestre, quelli di navigazione e quelli di telecomunicazione, possono garantire la sicurezza nella gestione del trasporto di sostanze pericolose e permettere un rapido intervento in caso di incidenti e/o di disastri ambientali indotti.
In questo senso l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, svolge un ruolo fondamentale nella individuazione, nel monitoraggio e nella prevenzione di disastri ambientali dovuti al trasporto di sostanze pericolose con i satelliti di telerilevamento e di telecomunicazione. ERS-2 ed Envisat, che verrà lanciato nel gennaio 2002, sono i satelliti ESA che possono essere utilizzati in queste applicazioni.
Non a caso l’ESA, assieme all’Agenzia spaziale francese CNES, l’Agenzia canadese CSA, l’Agenzia americana NOAA e quella indiana ISRO, ha siglato una Carta Internazionale “Space and Major Disasters” nel giugno del 2000, finalizzata a uno sforzo congiunto per agire con tempestività in caso di calamità.
Per focalizzare il problema, se ne discuterà quest’oggi e nella giornata di domani, 18 e 19 ottobre, a Napoli presso Castel dell’Ovo, nella conferenza “Management of dangerous goods’ transport and relief convoys: integrating the space solution”: ovvero, come le tecnologie spaziali di navigazione satellitare e di telerilevamento terrestre diventano un insostituibile aiuto nella gestione del trasporto delle sostanze pericolose.
Organizzato da EURISY con il patrocinio dell’ESA e con la collaborazione della Technische Universität Dresden, di Alenia Spazio, di Telespazio, di Trenitalia e di TSF e sotto gli auspici della Regione Campania, l’incontro si propone di esaminare come le tecnologie spaziali e soprattutto il sistema integrato di innovazioni spaziali e terresti possa assistere e migliorare il trasporto di tali sostanze.
Se infatti le soluzioni esistenti basate su tecnologie e infrastrutture terrestri mostrano chiare deficienze in termini di copertura aerea e qualità nelle operazioni internazionali, le soluzioni basate sul supporto spaziale-satellitare hanno dato prova di poter supportare al meglio le operazioni di individuazione e monitoraggio delle aree interessate dalla circolazione di sostanze pericolose, in quanto forniscono una copertura globale assolutamente svincolata dalle infrastrutture terrestri.
Per questo esse sono naturalmente destinate a superare le difficoltà esistenti a livello operativo e istituzionale, puntando a servizi di alta qualità a livello transnazionale. Tramite la giusta integrazione di sistemi spaziali multidisciplinari e terrestri, quindi, è possibile ottenere successi operativi ed economicamente interessanti.