ESA title
Rappresentanti di oltre 20 industrie spaziali europee si sono riuniti a ESRIN
Agency

Il punto su Vega: verso la costruzione del lanciatore

14/03/2005 565 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

A poco meno di tre anni dal lancio di qualifica del nuovo lanciatore europeo Vega, previsto per la fine del 2007, una cinquantina di rappresentanti di oltre 20 industrie spaziali europee si sono riuniti a ESRIN, lo stabilimento in Italia dell’ESA, per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori.

"La fase di progettazione preliminare è ormai terminata," dice Stefano Bianchi (ESA), responsabile del lanciatore nel Team Integrato di Programma che coordina il programma Vega, ospitato presso lo stabilimento ESRIN. “Si sta passando dagli schemi su carta alla costruzione reale del lanciatore, costruendo e sperimentando elementi dei sottosistemi e dei motori. Questa è decisamente la fase più critica dello sviluppo."

La decisione di rafforzare la famiglia dei lanciatori europei risale al giugno 1998, quando il Consiglio dell’ESA ha fatto propria una proposta che era andata maturando in Italia nel corso degli anni ’90. Con un’altezza di 30 metri contro i circa 50 del gigantesco Ariane5 e una massa complessiva al lancio circa 6 volte inferiore, Vega sarà un lanciatore di piccola taglia che punta a giocare un ruolo significativo nel mercato globale del lancio di satelliti di dimensioni ridotte.

“I rappresentanti di Arianespace, la società che commercializza Vega,” prosegue Bianchi, “ci ha confermato che ci sono già almeno 3-4 potenziali acquirenti di lanci di Vega. Si tratta di un interesse da parte del mercato che non dobbiamo farci sfuggire. E per presentarsi bene, è necessario essere pronti all’appuntamento con il primo lancio di qualifica.”

Vega sarà in grado di inserire in orbita di trasferimento satelliti con massa fino a circa 2000 kg, destinati a orbite finali di quote e inclinazioni diverse, da polari a equatoriali, a seconda della massa del satellite stesso. La flessibilità , infatti, sarà uno dei punti di forza del nuovo lanciatore e permetterà, insieme al basso costo del servizio, di rendere appetibile un lancio anche a singole aziende o a singoli enti di ricerca, come per esempio, le università europee.

Sarebbe la prima volta che lo spazio si apre all’Europa con un’offerta di lanciatori relativamente a basso costo, che potrebbe aggirarsi sui 20 milioni di dollari, circa il 15% in meno di quanto costino lanci analoghi negli USA.

"Entro l’anno si prevedono i primi test dei motori e i test di separazione degli stadi"
"Entro l’anno si prevedono i primi test dei motori e i test di separazione degli stadi"

La strategia di sviluppo del piccolo lanciatore è stata disegnata per riutilizzare, almeno parzialmente, diverse tecnologie già messe a punto per l’Ariane5, con una importante riduzione degli investimenti iniziali. A loro volta, le nuove soluzioni ideate per Vega sono state studiate per essere applicate sugli Ariane5 di nuova generazione. Ne è esempio il motore P80 del primo stadio, sviluppato con una tecnologia low-cost in vista di un possibili riutilizzo come booster degli Ariane 5.

Una strategia simile è stata adottata anche per ottimizzare l’uso delle infrastrutture di lancio di Kourou. In particolare, invece di costruire una nuova rampa, si è deciso di riadattare la ELA1, la prima in assoluto a essere stata usata nel 1986 per un lanciatore europeo.

“Per vincere la sfida,” ricorda Bianchi, “occorre che il team industriale sia molto coordinato: non possiamo permetterci ritardi. Entro l’anno si prevedono i primi test dei motori e i test di separazione degli stadi, mentre a Kourou, dopo l’assegnazione della responsabilità del lavoro all’industria italiana Vitrociset, i cantieri sono aperti e i lavori procedono regolarmente.” Vega è un lanciatore che parla italiano: la ELV S.p.A. è responsabile dello sviluppo del lanciatore nel suo complesso, dalla definizione dei requisiti tecnici fino alla qualifica. Gli elementi propulsivi dei tre stadi di cui è costituito il lanciatore sono invece realizzati da Avio S.p.A.: dal motore P80 del primo stadio, alimentato con 88 tonnellate di propellente solido, al motore Zefiro 23 del secondo stadio, anch'esso a propellente solido, che brucerà in pochi minuti altre 23,9 tonnellate di combustibile, per finire con il motore del terzo stadio, lo Zefiro 9 di identica tecnologia, alimentato ancora da circa 9 tonnellate di propellente solido.

Oggi l’Italia sostiene il programma di sviluppo con il 65% dei finanziamenti, seguita dalla Francia con circa il 15%. Allo sviluppo di Vega partecipano con quote minori anche Belgio, Spagna, Svezia, Svizzera e Paesi Bassi.

Per ulteriori informazioni contattare:
Simonetta Cheli
Tel.: 0694180350
Email: Simonetta.Cheli@esa.int

Related Links