Il veicolo spaziale IXV dell'ESA torna a casa in Italia
Il veicolo spaziale IXV dell'ESA, lanciato con un razzo Vega l'11 febbraio, è ora sulla via del ritorno in Europa per studi dettagliati che si terranno in Italia.
La missione di soli 100 minuti si è svolta in modo impeccabile e si è conclusa con l'ammaraggio nell'Oceano Pacifico, subito ad ovest delle isole Galapagos.
La nave addetta al recupero, la Nos Aries, ha atteso mentre i sommozzatori a bordo di natanti veloci si avvicinavano al veicolo per controllare l’eventuale presenza di fumi residui di propellente.
Appurato che tutto era in ordine, la nave ha eseguito con prudenza le manovre per avvicinarsi e recuperare il veicolo sollevando l'IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) con una gru per metterlo in sicurezza prima che il serbatoio venisse svuotato per il viaggio verso casa.
La Nos Aries arriverà a Genova verso fine marzo. IXV, ancora imballato all'interno del proprio container, viaggerà fino a Torino per l'ispezione e per le ulteriori analisi.
IXV sembra essere in ottima forma e mostra soltanto qualche bruciatura dovuta al plasma ardente nel rientro.
Lanciato dallo spazio porto europeo di Kourou, nella Guyana francese, IXV si è separato dal lanciatore ad un'altitudine di 340km ed ha proseguito fino a 412Km prima di cominciare la sua discesa verso Terra.
Durante il rientro dalla fase sub orbitale, ha registrato una grande quantità di dati attraverso gli oltre 300 sensori avanzati e convenzionali che costellano i pannelli in fibra di carbonio del suo sottoscocca.
All'interno del veicolo, dei compartimenti ospitavano l'avionica, il paracadute e gli attuatori che controllavano i propulsori e gli alettoni.
Durante la discesa, il veicolo lungo cinque metri e del peso di due tonnellate ha effettuato delle manovre per decelerare dalla velocità ipersonica a quella supersonica. La velocità di rientro di 7.5Km/s all'altitudine di 120Km ha riprodotto le condizioni a cui sarebbe sottoposto un veicolo di ritorno dall'orbita bassa.
IXV ha planato nell'atmosfera prima che si aprissero i paracadute per rallentare ancora di più la discesa.
Il rientro completamente controllato di IXV dalla velocità e dall'altitudine orbitale, rappresentano un'importante prima per l'Europa. Le informazioni raccolte da questa missione definiranno i progetti per futuri veicoli di rientro.