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La struttura di Richat vista dallo spazio
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Immagine EO della Settimana: Bersaglio nel Deserto

05/05/2014 981 views 6 likes
ESA / Space in Member States / Italy

L'immagine satellitare mostra una gigantesca meraviglia geologica nel Deserto del Sahara all'interno del territorio della Mauritania.

La struttura di Richat, di geometria circolare con un diametro di 40 km, è una di quelle formazioni geologiche che è più facile osservare dallo spazio, piuttosto che da terra, tanto che è stata un riferimento per gli astronauti fin dalle loro prime missioni. 

Per molto tempo si è ritenuto che la struttura fosse il risultato di un impatto meteoritico. Più di recente i ricercatori hanno privilegiato la teoria secondo cui essa sia stata originata da una sorta di gigantesca calotta di roccia fusa emergente, che – una volta in superficie - è stata modellata dalle acque e dai venti, fino ad apparire così come noi oggi la vediamo: bande concentriche di solida quarzite formano le creste, mentre le vallate tra le creste risultano costituite da rocce meno solide. 

L'area scura sulla sinistra è parte dell'altopiano di Adrar, costituito di roccia sedimentaria e con una elevazione di circa 200 metri sopra le sabbie desertiche circostanti. Nella sezione in basso a destra dell'immagine è possibile riconoscere una vasta area ricoperta di dune sabbiose, tecnicamente chiamata 'erg': come si può notare la sabbia sconfina nella parte meridionale della struttura. 

Effettuando uno zoom sull'area meridionale della struttura di Richat è possibile scorgere singoli alberi e cespugli che appaiono come piccoli puntini. Essi seguono una struttura somigliante ad un fiume, che risultava secca quando l'immagine è stata acquisita, alcune settimane dopo la stagione delle piogge. Alcune aree a sud e ad est della struttura di Richat appaiono ricoperte da laghi temporanei, che risultano aridi per gran parte dell'anno. 

Questa immagine è stata acquisita il 23 novembre 2010 dallo strumento denominato Advanced Visible and Near Infrared Radiometer del satellite giapponese ALOS.

In collaborazione con Rivista Geomedia

Questa immagine fa parte della serie Earth from Space Video Programme.

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