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Immagine EO della Settimana: Il deserto di Rub’ al-Khali

23/05/2016 1303 views 5 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Ondulate dune di sabbia dell'ampio deserto Rub' al-Khali, nella penisola arabica meridionale, sono raffigurate in questa immagine ottenuta dal satellite Sentinel-2A.

Conosciuto anche come il "Quarto Vuoto", il Rub' al-Khali è il più vasto deserto di sabbia al mondo. Le precipitazioni raramente superano i 35 mm l'anno e le temperature più alte si aggirano regolarmente intorno ai 50 °C.

In questa immagine a falsi colori, le linee ed i punti di colore giallo indicano dune di sabbia. Osservando più da vicino le dune nell'area in basso a destra, osserviamo che molte di esse presentano tre o più "diramazioni" modellate dalle variazioni della direzione del vento, e sono conosciute come "dune stella". Esse tendono a crescere verso l'alto piuttosto che lateralmente, tanto che in alcune zone del Rub' al-Khali raggiungono anche i 250 metri di altezza.

Le dune sono intervallate da pianure indurite, reminiscenza di laghi poco profondi esistiti migliaia di anni fa, formati da piogge simili a monsoni e dal loro deflusso. Lo strumento multispettrale a bordo di Sentinel-2 utilizza parti dello spettro infrarosso per rilevare impercettibili cambiamenti nella copertura vegetale, ma può anche evidenziare cambiamenti nella composizione minerale dove la vegetazione è meno fitta. In questa immagine, le sfumature che vanno dal marrone al viola brillante mostrano la composizione minerale, che include possibilmente sale o gesso (solfato di calcio idrato).

Questa immagine – presente anche all'interno di Earth from Space Video Programme – è stata acquisita da Sentinel-2A il 22 dicembre 2015. Il satellite è il primo dei due satelliti della missione Sentinel-2 del programma europeo Copernicus, ed ha a bordo un sensore per immagini multispettrali ad alta risoluzione ed a larga traccia (wide swath), con 13 bande spettrali per una nuova prospettiva di osservazione del territorio e della vegetazione.

In collaborazione con Rivista Geomedia.

Questa immagine fa parte della serie Earth from Space Video Programme.

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