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Il ghiacciaio Petermann
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Immagine EO della Settimana: Il ghiacciaio Petermann

11/09/2017 1154 views 2 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Il satellite Sentinel-2A del programma europeo Copernicus ci porta sul ghiacciaio Petermann, nel nord-ovest della Groenlandia, con questa immagine a falsi colori acquisita il 16 agosto 2017.

Il sensore per immagini di Sentinel-2 può osservare una determinata area prefissata in diverse bande dello spettro, producendo un'immagine a falsi colori che ci aiuta a distinguere obiettivi che appaiono di colore simile, come ad esempio neve e nuvole. In questa immagine le nuvole appaiono di colore bianco con un accenno di verde, mentre neve e ghiaccio appaiono di colore blu. Le aree di colore verde brillante mostrano la vegetazione, mentre le macchie nere sono ombre e specchi d'acqua.

Quello di Petermann è uno dei ghiacciai più grandi che collega la piattaforma di ghiaccio della Groenlandia con l'Oceano Artico. Una volta raggiunto il mare, un certo numero di questi canali di ghiaccio si allungano in acqua con una "lingua di ghiaccio" galleggiante. Di tanto in tanto gli iceberg si rompono o si "staccano" da queste lingue fluttuanti. Verso la fine di luglio, Sentinel-2 è riuscito a vedere un iceberg di 5,5 kmq di superficie distaccarsi dall'estremità del Petermann.

Gli scienziati che studiano le regioni polari monitorano con attenzione questa nuova frattura vicino al centro della lingua di ghiaccio – un posto abituale per la formazione di crepe -, mentre le fratture più vecchie continuano a crescere nelle vicinanze.

La banchisa del ghiacciaio Petermann ha subìto una accelerazione negli ultimi anni. I ghiacciai che si sviluppano sulla terraferma in Groenlandia costituiscono un importante contributo all'aumento globale del livello del mare e con l'innalzamento delle temperature globali, si prevede che altro ghiaccio si disciolga negli oceani. Gli scienziati stimano che se il ghiacciaio Petermann si sciogliesse completamente, il livello del mare si innalzerebbe di circa 30 cm.

Questa immagine fa parte della serie Earth from Space Video Programme.

In collaborazione con Rivista Geomedia.

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