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Immagine EO della Settimana: Montagne del Tian Shan in Cina

23/12/2016 1095 views 1 likes
ESA / Space in Member States / Italy

In questa immagine a falsi colori Sentinel-2A ci porta sopra la Cina nord occidentale, vicino al confine con il Kazakistan ed il Kyrgyzstan.

Le montagne nell'immagine sono parte del sistema montuoso del Tian Shan, che si estende per circa 2.800 km attraverso questa regione di confine, facendone una delle più lunghe catene montuose dell'Asia Centrale.

Dal 1960 i ghiacciai del Tian Shan hanno perso circa un quarto della propria massa di ghiaccio, e gli scienziati stimano che metà dei restanti ghiacciai saranno sciolti entro il 2050. I ghiacciai sono un indicatore chiave del cambiamento climatico, ed il loro scioglimento pone una minaccia per le comunità che vivono a valle.

Sappiamo bene che neve e nuvole sono entrambe bianche – se questa immagine fosse nei colori originali, non saremmo stati in grato di vedere la differenza tra le due. Ma lo strumento per immagini di Sentinel-2 può visualizzare l'area in diverse parti dello spettro, e può separare le nuvole dalla neve. In questa immagine, le nuvole sono bianche mentre la neve appare di colore blu. Ciò è particolarmente importante per rilevare la copertura nevosa.

Si possono vedere alcune nuvole sopra le montagne vicino al centro dell'immagine, con una copertura nuvolosa più intensa nelle valli a nord.

L'area arancione sulla destra dell'immagine è parte del Bacino di Bayanbulak, una grande prateria di circa 24.000 km quadrati. Anche se non rappresentato nell'immagine, il bacino ospita inoltre un'importante zona umida ed il proprio "Lago dei Cigni" cinese – l'area di riproduzione per i cigni posta alla maggiore altitudine nel mondo.

Questa zona delle montagne del Tian Shan, nella regione cinese del Xinjiang, è diventata un sito Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 2013.

L'immagine è stata acquisita da satellite Sentinel-2A del programma Copernicus il 18 novembre 2016, e fa parte del programma Earth from Space video programme.

In collaborazione con Rivista Geomedia.

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