Immagine EO della settimana: Il Tesoro del Kazakistan

Lungo la parte alta dell'immagine si possono osservare acqua e territori umidi, con zone caratterizzate da fenomeni di erosione visibili in alto e sulla destra.  La gran parte dell'immagine è dominata da pianure ricoperte da bassa vegetazione. 

La "ragnatela" di strade di color bianco brillante visibile nella sezione in basso a sinistra, è il giacimento petrolifero di Karakuduk. I geologi sovietici scoprirono il petrolio in quest'area agli inizi degli anni '70 e la produzione commerciale ebbe inizio negli anni '90. 

I quadratini bianchi all'interno della "ragnatela" indicano la posizione dei pozzi. È anche possibile distinguere costruzioni edili ed altre infrastrutture legate alla produzione del petrolio. 

Il Kazakistan – ed in particolare la regione di Mangistau - è ricco non solo di depositi di combustibili fossili, ma anche di numerosi minerali e metalli. Per questo motivo Mangistau è talvolta anche chiamata la 'penisola del tesoro' del Kazakistan.  

I satelliti per l'Osservazione della Terra – ed in particolare l'acquisizione delle immagini multispettrali ad alta risoluzione - sono molto utili ai fini della individuazione e del monitoraggio  di risorse naturali come i minerali. Inoltre queste tecnologie costituiscono  un importante supporto all'industria del petrolio e del gas. I satelliti possono identificare con relativa facilità depositi di differenti minerali ed individuare strutture geologiche su larga scala correlate alla presenza di depositi di minerali, attività molto complicate se effettuate attraverso una rilevazione a terra. 

L'immagine è stata acquisita il 24 novembre 2012 dal satellite Kompsat-2 del Korea Aerospace Research Institute.

In collaborazione con Rivista Geomedia

Questa immagine fa parte della serie Earth from Space video programme