Mars Express scopre l’acqua: ecco i primi risultati scientifici
ESA PR 06-2004. Mars Express, la prima missione dell’ESA su Marte, raggiungerà la sua orbita finale il 28 gennaio. Da quando il suo primo strumento è stato acceso, il 5 gennaio, ha già prodotto risultati sbalorditivi.
L’importanza di questi primi dati è stata enfatizzata dagli scienziati alla conferenza stampa europea che si è svolta il 23 gennaio presso il Centro Europeo per le Operazioni Spaziali dell’ESA a Darmstadt, Germania.
“Non mi aspettavo di poter raccogliere insieme, ad appena un mese dall’inserimento nell’orbita di Marte, il 25 dicembre, così tanti scienziati entusiasti, desiderosi di presentare i loro primi risultati”, ha dichiarato il Professor David Southwood, Direttore della Scienza dell’ESA.
Uno degli obiettivi principali della missione Mars Express è quello di scoprire la presenza di acqua in uno dei suoi stati chimici. Attraverso la mappatura della calotta polare meridionale il 18 gennaio, lo strumento OMEGA (fotocamera e lo spettrometro a infrarossi combinati) ha già rivelato la presenza di acqua e di anidride carbonica ghiacciate. Queste informazioni sono state confermate dal PFS, un nuovo spettrometro ad alta risoluzione, la cui accuratezza non ha precedenti. I primi dati del PFS indicano inoltre che la distribuzione dell’anidride carbonica è differente negli emisferi settentrionale e meridionale di Marte.
Lo strumento MaRS, un sofisticato trasmettitore e ricevitore radio, è riuscito ad emettere il 21 gennaio un primo segnale che è stato ricevuto sulla Terra tramite un’antenna di 70 metri, in Australia, dopo essere stato riflesso e disperso dalla superficie di Marte. Questa nuova tecnica di misurazione ci permette di rilevare la composizione chimica dell’atmosfera, della ionosfera e della superficie di Marte.
ASPERA, un analizzatore di plasma e di atomi neutri a elevata energia, ha come scopo la risposta a una domanda fondamentale: ovvero se l’erosione del vento solare abbia determinato l’attuale mancanza di acqua su Marte. I risultati preliminari mostrano una differenza nelle caratteristiche tra l’area di impatto del vento solare e le misurazioni effettuate nella coda di Marte. Un altro esperimento eccitante è stato effettuato dallo strumento SPICAM (uno spettrometro agli ultravioletti e infrarossi) durante la prima occultazione stellare mai effettuata su Marte. Ha effettuato dei rilevamenti senza precedenti, misurando contemporaneamente la distribuzione dell’ozono e del vapore acqueo e rivelando la presenza di una quantità superiore di vapore nelle aree di minore accumulo di ozono.
L’Agenzia Spaziale Europea ha inoltre illustrato immagini stupefacenti, realizzate con la fotocamera stereo ad alta risoluzione (HRSC). Esse rappresentano il risultato del rilevamento di 1,87 milioni di km2 di superficie marziana e di circa 100 gigabyte di dati elaborati. La fotocamera è stata inoltre in grado di realizzare, in combinazione con una risoluzione elevata, la fascia esplorata più lunga (fino a 4000 km) e l’area più ampia mai riprese fino ad ora nell’esplorazione del sistema solare.
Ciò ha permesso la generazione di un’immagine imponente, lunga 24 e alta 1,3 metri, che è stata portata da un gruppo di bambini di 10 anni attraverso la sala conferenze, al termine dell’evento stampa.
Durante l’incontro, Edelgard Bulmahn, Ministro tedesco per l’educazione e la ricerca, e Presidente del Consiglio dell’ESA a livello ministeriale, ha dichiarato: “L’Europa può essere orgogliosa di questa missione: Mars Express rappresenta un enorme successo per il programma spaziale europeo.”
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