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Ghiaccio e polvere del polo nord marziano
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Marte: ecco le ultime immagini di attività vulcanica, fluviale e glaciale

02/03/2005 3439 views 6 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Queste immagini, catturate dalla High Resolution Stereo Camera (HRSC) a bordo della navicella Mars Express, sono state presentate in occasione della Prima Conferenza Scientifica sui risultati della Mars Express. Si riferiscono ai settori nel quali si sta concentrando la ricerca: acqua, ghiaccio, ghiacciai e vulcanismo.

Per la prima volta in queste due immagini gli strati di ghiaccio di acqua e polvere della calotta del Polo Nord marziano sono mostrati in prospettiva.

Zoom ravvicinato di un particolare dell'immagine precedente
Zoom ravvicinato di un particolare dell'immagine precedente

L’immagine di destra mostra una vista ravvicinata dell’angolo superiore destro dell’immagine in alto. Sono evidenti creste di oltre due kilometri di altezza, mentre nella parte centrale e in basso, racchiuse nella struttura simile a una caldera e nel campo di dune, si vedono zone scure che potrebbero essere dovute a ceneri vulcaniche.

Distese di coni vulcanici al polo nord marziano
Distese di coni vulcanici al polo nord marziano
Un cono vulcanico ripreso dall'alto
Un cono vulcanico ripreso dall'alto

Anche l’immagine in alto si riferisce al polo nord di Marte e riproduce le distese di coni vulcanici riprese dalla Mars Express. I coni vulcanici, la cui altezza arriva a 600 metri, sembrano indicare un’attività vulcanica recente, ma non risolvono il mistero: Marte è vulcanicamente attivo ancora oggi?

Un secondo cono vulcanico ripreso dall’alto
Un secondo cono vulcanico ripreso dall’alto

Le due immagini più piccole sono invece zoom ravvicinati dall’alto di due coni vulcanici: quello di sinistra è riconoscibile nella parte superiore più chiara dell’immagine in alto, mentre il cono di sinistra lo si può facilmente identificare con la struttura a mezza costa, nella parte centrale più scura.

Kasei Valles – uno dei più estesi canali effluenti di Marte
Kasei Valles – uno dei più estesi canali effluenti di Marte
Il dilavamento della Kasei Valles
Il dilavamento della Kasei Valles

L'immagine in alto raffigura la Kasei Valles, uno dei più estesi canali effluenti di Marte, che testimonia in modo chiaro come l’attività fluviale e glaciale del pianeta si sia protratta per la maggior parte della storia del pianeta.

La Kasei Valles era stata osservata in precedenza dall’HRSC nel corso dell’orbita 61, da una quota di 272 km. Le immagini si riferiscono a un’area di coordinate marziane di 29° nord e 300° est.

Al contrario di quanto si credeva in precedenza, secondo gli scienziati i segni di erosione della valle, evidenti nell’immagine di sinistra, sono probabilmente dovuti a ghiacciai, piuttosto che ad acqua liquida.

Il ghiacciaio che ha dato vita alla valle è stato alimentato dall’acqua scaturita da zone sottosuperficiali della regione Echus Chasma, in seguito ad attività vulcaniche. Si ritiene che il riscaldamento delle acque che sono poi sgorgate nel canale abbia avuto luogo in epoche relativamente recenti: appena 20 milioni di anni fa.

L'Echus Chasma visto in prospettiva
L'Echus Chasma visto in prospettiva

L’Echus Chasma è la regione che ha originato il canale della Kasei Valles. Questa immagine in prospettiva è stata acquisita dalla Mars Express nel corso dell’orbita 97. Mostra che miliardi di anni fa sulla superficie di Marte era presente acqua allo stato liquido.

Cascate giganti scorrevano su scarpate di 4000 metri, alimentando un lago nella valle. Più tardi, quando il pianeta si raffreddò, i laghi gelarono e si formarono i ghiacciai, che scavarono la grandiosa Kasei Valles.

La scarpata occidentale dell'Olympus
La scarpata occidentale dell'Olympus
Zoom ravvicinato della scarpata dell'Olympus
Zoom ravvicinato della scarpata dell'Olympus

Questa veduta prospettica della parte occidentale della caldera dell’Olympus evidenzia la presenza di ghiaccio (o neve) e acqua. Lo zoom si riferisce al crinale di sinistra visto sotto un’angolazione leggermente diversa.

Nella parte orientale del vulcano, in un’epoca compresa fra i 20 e i 200 milioni di anni fa, la lava ha sciolto gli strati di neve e ghiaccio, originando abbondante acqua liquida superficiale fino a circa 20 milioni di anni fa.

Nella parte occidentale, invece, in un’epoca compresa tra i 2,5 e i 200 milioni di anni fa, la lava ha messo in moto l’acqua sotterranea, dando vita a ghiacciai che hanno resistito fino a circa 4 milioni di anni fa.

Queste scoperte sono state presentate il 21 febbraio, in occasione della Prima Conferenza Scientifica su Mars Express, organizzata dall’ESA nello stabilimento olandese di ESTEC, a Noordwijk, in Olanda, dove circa 250 scienziati di tutto il mondo si sono riuniti per discutere i risultati del primo anno di vita scientifica della Mars Express.

Le immagini a colori sono stati ottenuti attraverso il nadir (vista verticale) dell’HRSC e tre canali a colori. Le visioni prospettiche sono state calcolate attraverso il modello di superficie digitale calcolato attraverso i canali stereo dello strumento.

Per ulteriori informazioni sulle immagini dello strumento HRSC si veda il 'Frequently Asked Questions' (in inglese), costantemente aggiornato.

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