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Il lancio da Baikonour della missione OasISS
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OasISS nello spazio

03/06/2009 442 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

La puntata del 28 maggio di RAI NEWS 24 si è occupata del lancio della capsula Soyuz avvenuta dalla base di lancio di Baikonour, in Kazakistan, a bordo della quale viaggiavano 3 astronauti tra cui l'astronauta dell'ESA di nazionalità belga Frank De Winne.

Con cadenza settimanale, RAI NEWS 24 - canale televisivo digitale della RAI dedicato all'aggiornamento in tempo reale - riserva all'ESA uno spazio di approfondimento di 5 minuti: un'intervista su una notizia di attualità legata alle attività dello spazio.

Frank de Winne prima della partenza
Frank de Winne prima della partenza

Dopo la presentazione dei sei nuovi astronauti dell’ESA, è subito tempo di una missione spaziale storica: l’astronauta belga dell’ESA Frank De Winne, che resterà a bordo della ISS per 6 mesi, sarà infatti il primo comandante europeo della Stazione Spaziale Internazionale. Come si è arrivati a questo punto?

L’ESA frequenta la ISS con propri astronauti fin dal 2001. Progressivamente la presenza di astronauti europei è sempre stata più frequente; una presenza che si è rafforzata anche in concomitanza con l’installazione sulla ISS di alcuni moduli di costruzione europea (i cosiddetti nodi), del laboratorio Columbus, dell’esordio dell’ATV, ma che si è valsa anche di un accordo bilaterale fra NASA e Agenzia Spaziale Italiana, che garantisce la presenza di astronauti italiani a bordo di alcune missioni Shuttle. Nel complesso, il corpo astronautico europeo può contare quindi sia sulla partecipazione a voli Soyuz che su quella a missioni Shuttle.

In particolare, la missione di De Winne ricade negli accordi internazionali, secondo i quali l’ESA – a partire dall’installazione del laboratorio Columbus – ha diritto allo sfruttamento dell’8,3% delle risorse complessive della ISS. Questo consente all’ESA una missione di sei mesi ogni due anni. In agosto, De Winne sarà raggiunto in orbita dall’astronauta svedese dell’ESA Christer Fuglesang, che prenderà parte ad alcune uscite nello spazio per l’assemblaggio della ISS nel corso degli undici giorni della missione STS-128 dello space shuttle Discovery.

Thirsk, De Winne e Romanenko
Thirsk, De Winne e Romanenko

De Winne è stato lanciato a bordo di una Soyuz TMA-15, insieme al cosmonauta russo Roman Romanenko e all’astronauta canadese Robert Thirsk. Quali sono i principali obiettivi della missione?

Con la missione OasISS, l’equipaggio permanente della ISS raggiunge per la prima volta i sei membri: De Winne, Romanenko, Thirsk raggiungono infatti il cosmonauta Gennady Padalka, l’astronauta della NASA Michael Barratt e l’astronauta giapponese Koichi Wakata. La fotografia dell’equipaggio vede dunque un canadese, uno statunitense, un europeo, due russi, un giapponese: è la ciurma della stazione spaziale più internazionale che si sia mai vista, simbolo della reale impresa collettiva della ISS.

Nel corso di OasISS farà il suo debutto anche l’HTV-1, il primo veicolo automatizzato per il trasporto logistico costruito dal Giappone. De Winne, in questo frangente, sarà uno dei due operatori del braccio robotico della stazione che assisterà l’attracco del veicolo spaziale. Alla porta di attracco di Zvedza sarà inoltre collegato un modulo di raccordo che realizza un ulteriore punto di attracco per Soyuz e Progress. È infatti previsto un incremento di voli logistici, dato che un equipaggio di sei uomini a bordo comporta un scambio maggiore da terra di generi di prima necessità, ma anche di attrezzature e di esperimenti scientifici.

Infine, ricordiamo che lo shuttle Discovery su cui si imbarcherà Christer Fuglesang alloggerà nella stiva uno dei tre moduli logistici pressurizzati multifunzionali (Leonardo, Raffaello e Donatello) costruiti dall’Agenzia Spaziale Italiana per la NASA. Sarà ormai la nona missione di un MLPM, probabilmente la quarta missione di Raffello, che hanno ampiamente dimostrato non solo la loro utilità, ma anche la loro affidabilità nell’utilizzo multiplo per il quale sono stati progettati.

I 3 astronauti sulla scaletta del razzo vettore
I 3 astronauti sulla scaletta del razzo vettore

Quale è il ruolo di un comandante di una stazione spaziale?

Nei primi 4 mesi di missione De Winne sarà ingegnere di bordo, ai comandi di Gennady Padalka. Quando in ottobre i tre membri dell’equipaggio che attualmente sono già a bordo della ISS torneranno a terra e saranno rimpiazzati da tre nuovi astronauti, De Winne assumerà il comando dell’equipaggio 21 della Stazione Spaziale Internazionale.

In primo luogo, il comandante è responsabile della salvaguardia dell’equipaggio e del veicolo spaziale. Più in generale il comandante è responsabile dell’esecuzione delle attività previste: data la delicatezza della situazione, l’equipaggio di una stazione spaziale deve comportarsi in modo molto coordinato e compatto, sia per la conduzione delle attività scientifiche, ma anche e soprattutto – vale la pena di ribadirlo - per la sicurezza della stazione e dell’equipaggio stesso.

ATV (immagine artistica)
ATV (immagine artistica)

Con questa nuova fase della Stazione Spaziale Internazionale possiamo parlare di un’Europa che ha ormai conquistato un ruolo di primo piano nel volo spaziale umano?

Fin dall’inizio del progetto internazionale di una stazione spaziale, l’ESA ha avuto l’obiettivo di rafforzare la propria posizione nell’ambito del volo umano nello spazio. Questo obiettivo comportava diversi passaggi: un rafforzamento del ruolo dell’industria europea, con lo sviluppo di elementi orbitali sempre più sofisticati; un rafforzamento della presenza di astronauti europei nello spazio; un incremento numerico del corpo astronautico europeo, che dall’ultima selezione nel 1993 si era andato gradualmente assottigliando e, infine, la conduzione di un programma di ampio respiro di esperimenti in assenza di gravità, ambizioso dal punto di vista scientifico.

Oggi possiamo affermare di aver compiuto molti passi in avanti: le industrie europee hanno sviluppato gran parte del volume abitabile della ISS, garantendo sempre un’elevata affidabilità. L’Europa, grazie al programma della Stazione, è arrivata a sviluppare l’ATV, una navicella spaziale in grado di essere lanciata da un Ariane 5 e di raggiungere autonomamente la ISS. È la prima volta che l’Europa possiede un veicolo del genere. L’ATV di oggi è adibito al trasporto di materiali e andrà completamente rivisto se vogliamo che trasporti anche uomini nello spazio. Ma è innegabile che l’ESA si sia portata a un livello ben diverso dal passato. Considerazioni simili valgono anche per il laboratorio europeo Columbus, un laboratorio orbitale multidisciplinare, che può alloggiare esperimenti di fisiologia, di biologia, di fisica dei materiali, di fisica dei fluidi. Ora che la stazione spaziale potrà contare su un equipaggio di sei membri, la scienza avrà molto più spazio che in passato.

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