Roberto Vittori dialoga con il Ministero della Difesa italiano
Lo spazio può contribuire al miglioramento della vita sulla terra? Le attività spaziali possono davvero soddisfare i bisogni dei cittadini? L’Italia può mantenere la sua posizione di ricerca ad alto livello nel settore aeronautico?
Sono stati questi i temi del collegamento audio-video che si è realizzato alle 21:12 (CEST) di lunedì 18 aprile tra il Centro Operativo Interforze del Ministero della Difesa italiano e l’astronauta Roberto Vittori, che fluttuava in condizioni di microgravità all’interno del modulo abitativo del segmento russo della Stazione Spaziale, Zvedza.
Vittori, che è giunto al suo secondo giorno di permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale, grazie a una missione ESA supportata dalla Regione Lazio e dal Ministero della Difesa, si è intrattenuto per nove minuti con i rappresentanti del Ministero della Difesa, l’Ammiraglio Giampaolo di Paola, Capo di Stato Maggiore della Difesa e il Generale Leonardo Tricarico, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.
Moderatore dell’evento è stato il Generale Cecchi, Direttore del Centro Operativo Interforze. L’Ammiraglio di Paola ha chiesto a Vittori quale sia il più significativo degli esperimenti a bordo della Missione Eneide.
“Non è facile scegliere un singolo esperimento,” ha risposto Vittori, “perché tutti aiutano in qualche modo a comprendere il valore dello spazio e della tecnologia spaziale per la vita di tutti i giorni e favoriscono l’entusiasmo per l’esplorazione spaziale ed il futuro dello spazio.”
Lo spazio non solo è un settore importante dal punto di vista strategico, ma rappresenta una notevole sorgente di innovazione tecnologica.
Anche per questa ragione, il Centro Sperimentale Volo (CSV) dell’Aeronautica ha avviato dal gennaio scorso una stretta collaborazione con la Divisione Medica del Centro Addestramento Cosmonauti Yuri Gagarin. Tre ufficiali medici militari del Corpo Sanitario dell’Aeronautica si trovano da fine gennaio presso la base di Star City, in Russia.
Il Maggiore Francesco Torchia, il Capitano Paola Verde e il Capitano Angelo Landolfi stanno frequentando un corso che li abiliterà a lavorare come Space Flight Surgeons. In futuro, potranno svolgere un ruolo di supporto per tutti gli aspetti medici di una missione spaziale di breve e lunga durata. In questo modo il Centro Sperimentale Volo si propone di conseguire la certificazione russa che consente di effettuare alcuni dei test di selezione degli astronauti direttamente presso le strutture italiane di Pratica di Mare.
È la prima volta a livello mondiale che una nazione straniera avvia un simile progetto di collaborazione con il centro Yuri Gagarin, il che testimonia la volontà dell’Aeronautica Militare di mantenere un adeguato livello di “know how”, attraverso una continua “presenza avanzata” nel settore della medicina aerospaziale.
Il Generale Tricarico ha ricordato l’interesse dell’Aeronautica per gli aspetti di medicina spaziale com’è testimoniato dagli esperimenti in volo con la missione ENEIDE.
Il Colonnello Enrico Tomao, Capo Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale del CSV, è responsabile scientifico di un esperimento sulla fisiologia umana, che ha lo scopo di studiare il contributo dei ricettori viscerali al senso della verticale soggettiva.
Infatti se l’uomo si orienta soprattutto grazie al sistema vestibolare, alla vista e ai ricettori che si trovano nei tendini e nella muscolatura, recentemente si è capito che un contributo importante viene anche da una serie di ricettori localizzati nei reni e nel torace. Essendo sensibili allo spostamento della massa complessiva del sangue danno informazioni sull’orientamento verticale, l’orientamento cioè dell’asse del corpo.
Data la scoperta relativamente recente, c’è ancora una certa mancanza di dati, riguardo un ambiente come la Stazione Spaziale Internazionale.
Una prima fase dell’esperimento è stata eseguita quando Vittori si trovava ancora presso il Gagarin Cosmonaut Training Centre di Mosca. In orbita, il 21 aprile, l’astronauta italiano si sottoporrà a una seconda prova, della durata di un’ora, durante la quale verrà attivato un sistema chiamato “lower body negative pressure” (LBNP), che produce un spostamento della massa ematica verso i piedi, stimolando i ricettori viscerali.
Un’ultima fase dell’esperimento verrà eseguita dopo il rientro a Terra, per rivelare eventuali effetti dovuti alla esposizione prolungata alla microgravità.
L’Ammiraglio di Paola ed il Generale Tricarico si sono complimentati con Vittori per la missione e hanno poi risposto alle domande dei giornalisti.