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Sensi spaziali

16/01/2019 815 views 3 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Solitamente associata ai video giochi, la realtà virtuale è una tecnologia immersiva che simula la presenza fisica e l'interazione.

Oggi gli astronauti usano le simulazioni al computer per prepararsi alla vita sulla Stazione Spaziale Internazionale, praticando delle uscite extra veicolari ed utilizzando le attrezzature operative in condizioni di microgravità – il tutto senza mai lasciare terra.

L'astronauta dell'ESA Luca Parmitano è al lavoro per preparare la sua missione, Beyond. In questa immagine, Luca sta navigando attraverso un ambiente generato dal computer per imparare il percorso che potrebbe dover prendere fuori dalla Stazione Spaziale, durante una passeggiata spaziale, aiutandolo a prendere decisioni e ad agire più prontamente durante l'effettiva uscita extra veicolare. L'apparato di addestramento è parte del Laboratorio di Realtà Virtuale presso il Centro Spaziale Johnson della NASA a Houston, Stati Uniti d'America.

Luca sta inoltre riacquistando familiarità – Luca è stato sulla Stazione Spaziale nel 2013 – con le procedure di sicurezza, con le operazioni robotiche e con la conoscenza degli esperimenti che condurrà sull'avamposto orbitante.

Egli partirà per la missione di sei mesi di permanenza a bordo della Stazione Spaziale Internazionale a luglio, come parte della Spedizione 60/61, insieme all'astronauta della NASA Andrew Morgan ed al cosmonauta Alexander Skvortsov di Roscosmos.

La cooperazione internazionale nel volo spaziale abitato non si svolge soltanto a bordo della Stazione Spaziale ma inizia molto prima, durante l'addestramento. Gli astronauti non si preparano soltanto presso il Centro Spaziale Johnson della NASA, ma anche alla Città delle Stelle vicino Mosca, e ovviamente al Centro Europeo Addestramento Astronauti a Colonia, Germania.

Luca avrà il ruolo di comandante della Stazione Spaziale durante la seconda metà della sua missione. Questa sarà la terza volta che un astronauta europeo ricopre tale ruolo guida, ma la prima per un astronauta italiano.

In che modo Luca pensa di affrontare questa stimolante ma importante responsabilità?

"Mi vedo come un facilitatore. Il mio obiettivo sarà quello di mettere tutti nelle condizioni di lavorare al meglio delle proprie capacità" ha detto l'astronauta.

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