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SEISOP: Tracking space weather data
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In fase di sviluppo un sofisticato strumento per la meteorologia spaziale

02/02/2007 511 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Un satellite che si imbatte in particelle ad alta energia o in altri fenomeni di meteorologia spaziale può subire danni all’elettronica di bordo, agli strumenti scientifici e, in casi molto rari, andare addirittura incontro alla distruzione completa. Un sofisticato strumento in fase di sviluppo all'ESOC promette monitoraggio e previsioni efficaci.

L'attività del Sole influenza il sistema solare in diversi modi. Tra questi vi sono la generazione di flussi di particelle energetiche veloci e l’improvvisa emissione di raggi X nel corso delle eruzioni solari. Inoltre i raggi cosmici ad alta energia provenienti da altre sorgenti galattiche penetrano nel nostro sistema solare. Questi sono alcuni dei fenomeni principalmente responsabili del funzionamento anomalo e dell’invecchiamento dei veicoli spaziali e dei loro sensibili strumenti scientifici.

Large solar flare, 13 December 2006
Large solar flare, 13 December 2006

Ma dall'inizio del 2005 SEISOP (acronimo di Space Environment Information System for Operations), uno strumento di monitoraggio e previsione di meteorologia spaziale in fase di sviluppo presso il centro operativo spaziale dell'ESA (ESOC), fornisce bollettini meteo spaziali in tempo quasi reale a Integral, l'osservatorio spaziale per i raggi gamma dell'ESA.

Sviluppato in collaborazione con lo Space Weather Applications Pilot Project dell'ESA, finanziato dalla Task Force portoghese presso l'ESA, SEISOP include un database di resoconti sullo stato di salute del satellite e di osservazioni sulla meteorologia spaziale mondiale, nonché applicazioni software sofisticate che forniscono al team responsabile del controllo delle operazioni di Integral previsioni e bollettini, eventuali allarmi e una cronologia di eventi.

"La meteorologia spaziale influenza i satelliti in molti modi diversi. Possono verificarsi perdite casuali di dati, modifiche dinamiche dell'orbita e una riduzione della qualità dei dati scientifici. Per questo motivo gli aggiornamenti in tempo reale sono essenziali per decidere per quanto tempo spegnere gli strumenti nelle fasi pericolose," ha affermato Alessandro Donati, capo dell'ufficio Advanced Mission Concepts and Technologies dell'ESOC.

Parte dei dati meteorologici spaziali viene raccolta dai satelliti di ESA, NASA e NOAA (National Oceanic & Atmospheric Administration), mentre altre osservazioni provengono da numerosi istituti e strutture a terra. SEISOP fa capo alla rete europea per la meteorologia spaziale SWENET (Space Weather European Network).

SEISOP consente ai responsabili delle operazioni di una missione di prevedere il momento in cui spegnere gli strumenti (ad esempio gli 'star tracker'), mettere i sistemi in modalità di sicurezza o prendere altre misure per proteggere i delicati sistemi elettronici e i sensori scientifici a bordo.

Mentre alcuni strumenti sono programmati in modo tale da spegnersi automaticamente nei periodi di pericolo, altri non lo sono. In ogni caso rimettere in servizio uno strumento dopo uno spegnimento automatico è un processo che richiede tempo. Inoltre, fino ad ora è stato difficile sapere quando le radiazioni scendevano a livelli nominali dopo un evento come un'eruzione solare.

Nel 2007 SEISOP entrerà nella fase di sviluppo operativo, mirata a fornire a tutte le missioni dell'ESA gli stessi aggiornamenti meteorologici spaziali di importanza fondamentale. "Prevediamo di iniziare lo sviluppo della versione operativa già quest’anno. SEISOP sarà uno strumento utile non solo per l’ESA ma anche per altre agenzie spaziali, in quanto la meteorologia spaziale influenza qualsiasi satellite in orbita”," ha dichiarato Alessandro Donati.

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