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Gli asteroidi possono avere diverse forme e dimensioni
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Incontri ravvicinati di un altro tipo?

04/09/2003 426 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

La recente scoperta di un grande asteroide che sta attraversando il nostro sistema solare accende i riflettori sulle ricerche dell’Agenzia Spaziale Europea che interessano questi ed altri corpi celesti che vagano nello spazio.

Grazie al satellite ISO (Infrared Space Observatory) dell’ESA si è osservato che potrebbero esserci due milioni di asteroidi di grandezza superiore al chilometro nella regione spaziale conosciuta come la 'cintura degli asteroidi'. Le spinte gravitazionali dei pianeti possono portarli fuori dalla loro posizione, spingendoli verso il Sole; questo significa che possono trovarsi ad attraversare l’orbita terrestre e potenzialmente ad entrare in collisione con il nostro mondo.

I pianeti del sistema solare hanno avuto origine da una violenta tempesta di oggetti simili ad asteroidi che iniziò 4,6 miliardi di anni fa e durò per circa 500 milioni di anni. I pianeti non riuscirono a inglobare tutti gli asteroidi e quelli sopravvissuti alla tempesta planetaria sono tuttora in orbita intorno al Sole. La maggior parte di loro si trova confinata nella ‘grande cintura’ di asteroidi, tra le orbite di Marte e Giove.

Per ironia della sorte, questo processo che si ritiene avere inizialmente favorito l'origine della vita sulla Terra, “inseminandola” con preziosi componenti organici, adesso costituisce una minaccia.

Il cratere di Haughton
Il cratere di Haughton

Ora vi sono prove convincenti che la morte dei dinosauri è stata accelerata dall’impatto di un asteroide con la Terra, avvenuto nella penisola dello Yucatan, al largo della costa del Messico.

La Terra è in pericolo non solo per le possibili collisioni con gli asteroidi ma anche per quelle con i loro equivalenti ghiacciati, le comete. Esse potrebbero causare la devastazione se entrassero in contatto con il nostro mondo. Questi oggetti si trovano solitamente molto lontano, addirittura oltre Plutone, ma il passaggio vicino a stelle o ad enormi nubi gassose può farli deviare dalle orbite normali.

Si pensa che le comete siano i blocchi primitivi che costituivano il sistema solare e la missione Rosetta dell’ESA, destinata allo studio delle comete, potrebbe esserci d’aiuto per comprendere se la vita sulla Terra abbia avuto origine grazie alla ”inseminazione” da parte di comete.

Le possibilità che una cometa entri in collisione con la Terra sono davvero poche ma esistono, come ha dimostrato l’impatto della cometa Shoemaker-Levy 9 con Giove nel 1994. Il Telescopio Spaziale Hubble di NASA/ESA e i telescopi di tutta la Terra, hanno raccolto immagini spettacolari di questa collisione, osservata per la prima volta, tra due oggetti nel nostro sistema solare.

SOHO see two comets plunging into the Sun
SOHO see two comets plunging into the Sun

Ogni anno vengono rilevate centinaia di piccole comete ma la maggior parte si dirige verso il Sole per la sua grande attrazione gravitazionale. Sono chiamate comete ‘suicide’ perché vengono incenerite a contatto con l’atmosfera incandescente del Sole.

Il satellite SOHO di ESA/NASA per l’osservazione del Sole è diventato il cacciatore di comete migliore nella storia dell’astronomia. Grazie al coronografo LASCO, inizialmente progettato per osservare le esplosioni solari, SOHO è in grado di monitorare un’ampia area di spazio circostante e attualmente rappresenta per l’ESA uno strumento di vitale importanza nello studio delle comete.

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