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L'interno dell'ATV
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Oerlikon Space: un ruolo cruciale nella fabbricazione della struttura dell'ATV

17/04/2008 476 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Switzerland - Italiano

Tra una trentina di società europee, russe o americane che hanno partecipato alla realizzazione del veicolo automatico di trasferimento ATV, Jules Verne, la ditta svizzera Oerlikon Space (ex Contraves Space/Unaxis) si è particolarmente distinta nella messa a punto della struttura del cargo spaziale.

Ha in effetti saputo sfruttare le sue conoscenze per l’elaborazione e la fabbricazione della colonna vertebrale (telaio) dell’ATV, così come del suo rivestimento (apparato di protezione). Prima di tutto con un pezzo essenziale per assicurare l’assetto del cargo spaziale: l’adattatore SDM (Separation & Distancing Module). Una sorta di grande sgabello, capace di reggere un cargo che pesa più di 19,357 al decollo.

Spina dorsale del modulo di servizio

Hendrik Thielemann, portavoce della Oerlikon Space, davanti alla struttura dell'ATV
Hendrik Thielemann, portavoce della Oerlikon Space, davanti alla struttura dell'ATV

Poi, per ciò che concerne l’ossatura dell’apparecchio spaziale stesso, il modulo di servizio, la società zurighese ha realizzato una struttura complessa in lega di alluminio che rappresenta la spina dorsale dell’ATV. Una costruzione che non solo deve reggere tutte le componenti del satellite – dal sistema di propulsione ai comandi di volo con la sua avionica – ma anche proteggere l’ATV dall’impatto con piccoli meteoriti e dalle collisioni con frammenti nello spazio.

Per rispondere a tutti questi problemi, gli ingegneri europei hanno lavorato senza sosta per cinque anni alla messa a punto di questa struttura, simulandone le sollecitazioni nel Centro Spaziale dell’ESTEC a Nordwijk, nei Paesi Bassi. Ideatore del satellite, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha affidato la realizzazione di Jules Verne alla EADS Division lanceurs (Francia), ditta diventata oggi Astrium Space Transportation. Questo programma internazionale ha anche offerto la possibilità alla Oerlikon Space di affermarsi ulteriormente in questa nicchia delle strutture di satelliti.

Cuffie più leggere

L'ATV e le cuffie nei laboratori della Oerlikon Space a Zurigo
L'ATV e le cuffie nei laboratori della Oerlikon Space a Zurigo

La Oerlikon Space ha anche partecipato al successo del lancio di questo «camion automatico» il 9 marzo 2008 da Kourou nella Guyana francese, grazie alle due mezze-cuffie incollate dalle estremità che avvolgono l’ATV, alla sommità del razzo Ariane 5. Queste due grosse conchiglie, di 17 metri di altezza e di 5,4 metri di diametro, sono composte da dieci pannelli in una struttura a sandwich (l’anima in alluminio perforato ed espanso), ricoperta di una pelle in fibra di carbone-resina.

Le cuffie servono dunque ad assicurare la protezione del satellite, imbarcato durante il volo atmosferico, contro l’acustica, la velocità transonica e i flussi aerotermici. Dopo il volo 534 di Ariane dell’8 dicembre 2006, queste cuffie sono state inoltre rivestite di un nuovo strato anti-acustico più leggero, denominato Fairing Acoustic Protection (FAP).

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