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Repubblica di Palladia contro Regno di Zirconia, un caso di diritto spaziale

24/03/2004 469 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Metti un caso di giustizia spaziale: commercializzazione in una stazione spaziale con complicazioni di molestie sessuali in orbita. Fanta-processo? No, sono gli studenti europei di giurisprudenza all’interno del programma Erasmus che si allenano in diritto spaziale grazie all’ESA e al progetto internazionale Space Moot.

Dal 1992, gli studenti di legge statunitensi, europei e provenienti dalle regioni asiatiche e del Pacifico si sfidano in questa competizione giurisprudenziale in diritto spaziale che si chiama “Manfred Lachs Space Law Moot Court Competition”, ognuno per la propria area geografica. La competizione dei ragazzi europei è in corso in questi giorni, 24/25 marzo, presso ESTEC, lo stabilimento olandese dell’Agenzia Spaziale Europea. L’ESA, infatti, ospita e supporta il Centro Europeo per il Diritto Spaziale (ECSL, European Centre for Space Law): Alberto Mancini,l’Executive Secretary del centro di Diritto Spaziale dell'ESA.

Per l’Italia partecipa un team di studenti italiani - Roberto Cerza, Benedetta Ferri, Giovani Pellegrino, Eraclio Serino – che sfideranno coetanei provenienti da Polonia, Regno Unito, Germania, Olanda, Russia, Spagna e Austria, tutti all’interno dell’Erasmus User Centre. Il loro compito è quello di gestire e argomentare un ricorso legale virtuale secondo il “caso” in questione: una commistione di (mancata) utilizzazione commerciale della stazione spaziale Outposte One con l’aggravante delle molestie sessuali tra Ms. Lorena Basinska, cittadina del Regno di Zirconia, e Mr. Jacques Toussaint, cittadino della Repubblica di Palladia.

Al termine della disquisizione di tutte le parti in causa, e di tutte le squadre concorrenti che si alterneranno nella difesa e nell’accusa, una giuria internazionale di veri giudici ed esperti in diritto spaziale premierà la squadra migliore.

La competizione, orgnizzata sotto gli auspici dell’International Institute of Space Law, garantisce agli studenti una inaspettata occasione di pratica su temi poco usuali: il diritto spaziale infatti non può certo competere per numero di casi e per letteratura con i “maggiori” diritti penali o civili, amministrativi o commerciali, a carattere internazionale.

Eppure la gestione di situazioni che non tarderanno a presentarsi (legislazione su satelliti, controversie nell’utilizzo di dati satellitari o su esperimenti in orbita, ecc) necessita di quella esperienza che proprio questi allenamenti virtuali di giovani futuri consulenti legali possono fornire.

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