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oil spill
Monitoraggio di marea nera da parte di sorveglianza aerea
Aiuto! Si avvicina alla costa una chiazza di petrolio enorme!
 
Alcuni paesi affacciati sulle coste del Mediterraneo effettuano regolarmente voli aerei di sorveglianza delle coste per monitorare i movimenti delle navi e l’inquinamento marino. In mare aperto, tuttavia, la sorveglianza è molto scarsa o completamente inesistente.  
 
ERS satellite
Satellite ERS-2
Dove l’ambiente marino è particolarmente delicato, come nel Mediterraneo, che è un mare chiuso, il monitoraggio eseguito dallo spazio assume un’importanza vitale.

L’immagine visualizzata è presa dal satellite ERS (destra), costruito e lanciato dall’Agenzia spaziale europea ESA, ed equipaggiato con un sensore radar in grado di vedere la superficie della terra anche attraverso le nubi e nell’oscurità. Le immagini acquisite dal radar sono simili a fotografie ma si interpretano in modo diverso (per ulteriori informazioni, vedere il link tecnologia radar).
 
 
Black and white radar image of the ocean
Immagine radar bianco e nero del mare
In un’immagine acquisita dal radar l’oceano non è blu ma bianco e nero, e può apparire inoltre con caratteristiche particolari. Come regola generale, più la superficie del mare appare di colore chiaro, più il mare è mosso (perché la velocità del vento è maggiore). Ma il petrolio sull’acqua smorza il moto ondoso, quindi la superficie da increspata diventa uniforme (e quindi di colore scuro, come mostra l’immagine).
 
 
Coloured radar image of the ocean
Immagine radar del mare colorata
Ma la nostra immagine è a colori (a sinistra)! Questo perché si tratta di un’immagine composta da 3 immagini diverse acquisite in 3 giorni diversi. Per distinguere le informazioni acquisite in ciascuno di questi giorni, ad ogni immagine è stato assegnato un colore differente:

  • 13 settembre 1991 rosso
  • 19 settembre 1991 verde
  • 25 settembre 1991 blu
Tutte le immagini sono state acquisite alla stessa ora del giorno - 10:20 GMT. Se tutte le tre immagini fossero identiche, ci aspetteremmo un’immagine in bianco e nero, perché in ogni punto dell’immagine troveremmo l’identica quantità di blu, verde e rosso. E ogni cambiamento sarebbe contraddistinto da colori: per es. un po’ meno blu con verde e rosso costanti renderebbe il colore da grigio a giallo, ecc.

Quindi, i colori presenti nell’immagine sono dovuti a cambiamenti nella risposta radar oppure al riverbero nel periodo di tempo tra la prima acquisizione dell’immagine e l’ultima. Anche se si tratta di un periodo molto breve di tempo, il riverbero del mare può cambiare rapidamente a causa delle condizioni del vento (per ulteriori informazioni, vedere il link tecnologia radar). Il magenta sopra il mare indica venti più forti registrati il 13 e 25 settembre. La riga orizzontale blu/magenta è un fronte ventoso che porta un cambiamento meteorologico il 25 settembre.
 
 
Cliccate qui per aprire l’esercitazione delle lenti.

Cliccando sull’immagine in miniatura della cartina, a sinistra, potrete analizzare più da vicino le singole immagini in bianco e nero nonché la cartina stessa. Siate pazienti poiché sono necessari alcuni istanti per completare lo scaricamento! Quando avrete finalmente l’immagine troverete in alto a sinistra quattro quadrati. Il quadrato con l’angolo bianco è la cartina. Cliccate sul quadrato con l’angolo bianco piccolo in alto a sinistra e trascinate la “lente” vicino alla costa. Trascinando l’angolo in basso a destra potrete estendere maggiormente la lente e leggere dove vi trovate: è una cartina relativa all’area. Ripetete la stessa procedura con la lente rossa, verde e blu. Prendetele una alla volta cliccando nell’angolo in alto a sinistra e trascinatele lentamente sopra la superficie del mare (e sopra la chiazza di petrolio). Trascinando l’angolo in basso a destra potrete estenderle nella misura desiderata.

In che giorno pensate si sia verificata la perdita di petrolio?

Sulla barra sotto l’immagine potete leggere la posizione geografica corrispondente al punto in cui si trova il cursore.

Posizionate il cursore al centro della chiazza d’olio e leggete la sua posizione. Cliccando e tenendo premuto il tasto di sinistra del mouse e spostando poi il mouse, potrete misurare la distanza, che comparirà sulla barra vicina alla posizione. Comodo, vero?

Ora avete a disposizione tutti gli strumenti per effettuare le vostre osservazioni e misurazioni e per completare il modulo che segue...


 
 
Oil slick is approaching the coast
Inquinato dal petrolio si avvicina alla costa
Nell’angolo in basso a destra, potete vedere un’altra chiazza di petrolio! È di colore magenta. Sull’immagine in bianco e nero relativa al giorno in cui fu acquisita la singola immagine dal satellite, questa chiazza appare in nero! (Per quale motivo? Perché il petrolio smorza la superficie increspata del mare e qui la superficie è uniforme. Una superficie uniforme appare di colore scuro o nero in un’immagine fornita dal radar).

Ma le chiazze d’olio si spostano per effetto della corrente e dei venti. Nel nostro caso lo spostamento è di circa 320 metri all’ora. La corrente va verso ovest. Quindi, il petrolio raggiungerà la costa. Quando? Dobbiamo intervenire!

Completate l’esercizio (cliccate qui per una versione da stampare dell’esercizio)


 
 
 


Inquinamento da petrolio
Introduzione
Esercizi
Che contributo dare per un oceano più pulito?Una piattaforma di trivellazione petrolifera
Links
Norwegian Pollution Control Authority (SFT)
Eduspace - Software
LEOWorks 3
Eduspace - Download
Oil rig environmental disaster (PDF)Help! A huge oil slick is approaching the coast!Help! A huge oil slick is approaching the coast! (using LEOWorks)Help! A huge oil slick is approaching the coast! (report form)Contributing to a cleaner oceanContributing to a cleaner ocean (report form)Contribution to a cleaner ocean (LEOWorks)
 
 
 
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