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Bio-laboratorio mobile abilitato per lo spazio, per testare i lavoratori in prima linea per COVID-19

09/06/2020 659 views 4 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Un laboratorio mobile in grado di testare per Coronavirus il personale sanitario in prima linea, i volontari della protezione civile e le forze di polizia, ha lasciato il Belgio ed è in viaggio verso il Piemonte.

L'Italia è stata duramente colpita dalla pandemia. In risposta, l'ESA ha lavorato per identificare come offrire un aiuto dallo spazio.

Un laboratorio portatile di diagnostica sviluppato dall'Università di Louvain, Belgio, con il supporto dell'ESA, è ora in distribuzione per aiutare nella lotta contro il Coronavirus.

Il sistema ha dimostrato per la prima volta la sua validità dal 2014 al 2015 a N'Zerekore, Guinea,durante l'insorgenza dell'Ebola.

Il laboratorio da campo
Il laboratorio da campo

È attualmente utilizzato per raccogliere tamponi rinofaringei e analizzarli per identificare se la persona ha contratto il Coronavirus oppure no, e anche per effettuare il test degli anticorpi che può dimostrare se una persona che è stata infettata ha una risposta immunitaria al virus.

Somministrare il test permetterà a coloro che ricoprono ruoli essenziali di tornare al lavoro qualora il tampone risulti negativo o se hanno un risultato positivo al test degli anticorpi.

Jean-Luc Gala, direttore del Centro per le Tecnologie Molecolari Applicate presso l'Università di Louvain (UCLouvain), guida la squadra che supervisiona il dispiegamento e utilizza il laboratorio portatile in Piemonte.

"Abbiamo sviluppato una strategia intelligente per diagnosticare pazienti infetti e per identificare coloro che hanno una protezione contro il virus. La nostra seconda strategia intelligente è di formare persone per utilizzare i dispositivi diagnostici e fare il test. Vediamo questa come un'opportunità d'oro per formare fino a 20 biologi locali" commenta. Questi biologi saranno quindi in grado di formare altri colleghi, aumentando progressivamente lo screening.

Chiamato B-LiFE, abbreviazione per "biological light fieldable laboratory for emergencies", (laboratorio biologico leggero portatile per emergenze), il sistema si compone di: tende semplici da montare per il laboratorio e parti di controllo e comando; attrezzatura specializzata per analizzare rapidamente i campioni; un sistema di gestione e informazione del laboratorio per raccogliere e archiviare tranquillamente tutti i risultati prodotti in tempo reale; e antenne satellitari dedicate per comunicazioni sicure e affidabili tra il personale locale e i centri di assistenza medica remoti.

Si basa su diverse funzioni applicate per lo spazio, incluse le comunicazioni satellitari, i dati di osservazione della Terra e i dati di geolocalizzazione distribuiti via satellite.

Insieme, permettono la trasmissione in tempo reale di risultati analitici, la comunicazione bidirezionale con esperti da remoto, i collegamenti in banda larga per trasferire grandi set di dati attraverso un sistema di telecomunicazioni autonomo, e la geolocalizzazione dei casi per consentire una mappatura epidemiologica in tempo reale.

"Durante la crisi dell'Ebola le comunicazioni in tempo reale erano cruciali per fornire informazioni che potevano essere date dagli esperti specialisti. Le comunicazioni via satellite sono vitali in quanto le reti di telecomunicazione possono saturarsi rapidamente in alcune circostanze, e noi abbiamo necessità di avere il nostro proprio sistema autonomo", commenta Roland Gueubel di UCLouvain.

"B-LiFE è stato progettato molti anni fa per le epidemie. Devo congratularmi con l'ESA per la sua visione e supporto".

Arnaud Runge, ingegnere medico che sovrintende alla missione all'ESA, aggiunge: "Ciò che differenzia B-LiFE da altri laboratori esistenti è il fatto che utilizza assetti spaziali multipli. Questo migliora significativamente il flusso di lavoro e l'efficienza del laboratorio. ESA è stata molto attiva con un numero rilevante di iniziative per supportare la lotta contro COVID-19, e il dispiegamento di B-LiFE è una di queste".

B-LiFE è certificato ai sensi del meccanismo di protezione civile dell'UE, che mira a consentire alla autorità nazionali di scambiare informazioni per identificare la pratica migliore e lavorare in modo intercambiabile quando si verifica un disastro.