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Due nuovi satelliti segnano un ulteriore ampliamento di Galileo

05/12/2021 323 views 1 likes
ESA / Space in Member States / Italy

La costellazione satellitare più grande d'Europa si è ulteriormente ampliata a seguito del lancio di altri due satelliti di navigazione da parte del lanciatore Soyuz dallo spazioporto europeo della Guyana francese il 5 dicembre. I satelliti Galileo 27-28 si aggiungono alla costellazione di 26 satelliti in orbita per assicurare il posizionamento di navigazione satellitare più preciso del mondo a più di 2,3 miliardi di utenti in tutto il pianeta.

I satelliti Galileo 27-28 a bordo
I satelliti Galileo 27-28 a bordo

Il Direttore di Navigazione dell'ESA Paul Verhoef commenta: "Quello di oggi è l'undicesimo lancio di satelliti operativi Galileo nell'arco di dieci anni: un decennio di duro lavoro da parte dei partner europei di Galileo e dell'industria europea, nel corso del quale Galileo è stato prima istituito come sistema operativo per poi dare il via ai Servizi Iniziali nel 2016. Con questi satelliti, stiamo aumentando la solidità della costellazione in modo tale da poter fornire un livello più elevato di garanzie di servizio".

Il lanciatore Soyuz VS-26, gestito da Arianespace e commissionato dall'ESA, è decollato con la coppia di satelliti da 715 kg dalla Guyana francese il 5 dicembre alle 01:19 CET. Tutti le fasi del lanciatore sono andate come previsto: lo stadio superiore Fregat ha rilasciato i satelliti nell'orbita di destinazione quasi a 23.525 km di altitudine, circa 3 ore e 54 minuti dopo il lancio.

Lancio dei satelliti Galileo 27-28
Lancio dei satelliti Galileo 27-28

I satelliti trascorreranno le prossime settimane effettuando le manovre nella loro orbita operativa finale a 23.222 km attraverso i propulsori di bordo, nel momento stesso in cui i loro sistemi di bordo saranno gradualmente esaminati per l'uso operativo, in quella che viene definita fase di lancio e prima messa in orbita (LEOP).

Incaricata della progettazione, dello sviluppo, del rifornimento, del collaudo, della qualificazione del sistema Galileo e della supervisione della sua evoluzione tecnica, l'ESA ha recentemente effettuato un upgrade del segmento di controllo a terra a livello mondiale di Galileo, consentendo la gestione della LEOP dei satelliti da parte dell'operatore di Galileo, SpaceOpal, dal centro di controllo di Galileo a Oberpfaffenhofen in Germania per la prima volta, anziché richiedere un centro di controllo esterno per la missione. Le operazioni della LEOP vengono eseguite sotto la responsabilità dell'Agenzia dell'Unione Europea per il programma spaziale (EUSPA).

Dal lancio all'orbita
Dal lancio all'orbita

"Il recente aggiornamento del segmento di controllo a terra consente a chi gestisce la missione di monitorare più satelliti Galileo contemporaneamente", aggiunge Pascal Claudel, Chief Operating Officer di EUSPA, incaricato della gestione delle operazioni di Galileo e della fornitura di servizi. "Tutto questo è fondamentale, poiché sono previsti molti più lanci del programma Galileo. Galileo è diventato una costante in tutto il mondo, e la sua continuità ed eccellenza tecnica sono consolidate per il lungo termine".

I satelliti lanciati oggi sono i primi due dei restanti 12 satelliti Galileo di prima generazione, che sono una versione perfezionata dell'attuale modello a piena capacità operativa. Ciascuno di questi satelliti è prodotto e testato da OHB in Germania, mentre gli strumenti di navigazione provengono da Surrey Satellite Technology Ltd nel Regno Unito, incorporando altri elementi provenienti da tutta Europa.

Il rilascio
Il rilascio

Quindi, nella loro ultima tappa prima di dirigersi verso la Guyana francese per il lancio, questi satelliti sono stati sottoposti a test rigorosi per il volo nello spazio presso il Test Centre ESTEC dell'ESA nei Paesi Bassi, il principale centro di test per satelliti in Europa. Attualmente, ci sono sei satelliti Galileo in fase di test o in deposito in attesa del trasporto in Sud America.

Tutti i 10 satelliti di prima generazione rimanenti saranno lanciati nei prossimi tre anni; dopo di che saranno sostituiti da satelliti di navigazione più potenti, avanzati e interamente riconfigurabili mai costruiti finora, noti come "satelliti Galileo di seconda generazione" (G2G).

Galileo in ESTEC
Galileo in ESTEC

L'ESA sta attualmente sviluppando questi satelliti G2G con l'industria europea: provengono da due consorzi separati per garantire la competitività e la ridondanza; il loro primo lancio è previsto per il 2024.

Matthias Petschke, Direttore Responsabile presso la Commissione Europea, aggiunge: "Galileo fornisce già una precisione sulla scala del metro ovunque sulla Terra. I partner di Galileo sono ben lungi dal dormire sugli allori, tuttavia questi due satelliti rafforzeranno ulteriormente Galileo e, unitamente ad altri lanci a seguire, consentiranno nuovi segnali e servizi contribuendo a garantire che Galileo mantenga lo stato di primo posto per molti anni a venire".

Galileo

Galileo è attualmente il sistema di navigazione satellitare più preciso al mondo e serve più di due miliardi di utenti in tutto il pianeta.

La fase di piena capacità operativa del programma Galileo è gestita e finanziata dall'Unione Europea. La Commissione Europea, l'ESA e l'EUSPA (l'Agenzia dell'Unione Europea per il programma spaziale) hanno siglato un accordo in base al quale l'ESA funge da autorità di progettazione e capofila del sistema di sviluppo per conto della Commissione e dell'EUSPA in qualità di responsabile dell'utilizzo e della gestione di Galileo/EGNOS. "Galileo" è registrato come marchio nella banca dati dell'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (n. 002742237).

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