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Firma dell'accordo della Grecia per la accessione alla convenzione dell'ESA
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La Grecia nell'Agenzia Spaziale Europea

05/08/2004 694 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Alla vigilia delle Olimpiadi, la Grecia ha firmato un accordo che prevede il suo ingresso nell’ESA entro il dicembre 2005. Che cosa cambia per l’ESA?

Oltre la Grecia anche il Lussemburgo sta seguendo lo stesso iter: in questa fase, i rappresentanti di Grecia e Lussemburgo partecipano come osservatori alle riunioni del Consiglio dell’ESA e familiarizzano con le modalità operative.

Sono paesi che già da anni collaborano con alcuni programmi dell’ESA, grazie ad accordi specifici. In particolare entrambi prendono parte ai programmi di telecomunicazione, mentre per la Grecia c’è una partecipazione anche al programma di monitoraggio della Terra di prossima attuazione, il GMES.

Con l’ingresso nell’Agenzia Spaziale, il tipo di collaborazione dovrà estendersi anche ai progetti di astronomia e astrofisica. Gli stati membri dell’ESA, infatti, hanno l’obbligo di finanziare i progetti scientifici dell’Agenzia, oltre naturalmente alla possibile di partecipare a ogni altro progetto che ritengono di loro particolare interesse.

Per esempio, considerando la natura geografica del territorio greco, con il suo enorme frazionamento territoriale in oltre 70 isole, è piuttosto naturale che il paese sia interessato alle telecomunicazioni, che effettivamente potrebbero costituire un ponte culturale e di servizio molto forte fra la capitale e le isole. Basti pensare alla telemedicina o alla tele-educazione.

Grecia e Lussemburgo nell'ESA
Grecia e Lussemburgo nell'ESA

Con questi nuovi ingressi l’ESA è sempre più agenzia spaziale dell’Unione Europea?

L’ESA è sempre più agenzia spaziale di riferimento dell’Unione Europea, anche se lo è soprattutto nei fatti. Da un punto di vista formale, nonostante gran parte dei paesi europei membri dell’Unione Europea siano anche membri dell’ESA, le eccezioni non mancano: Norvegia e Svizzera aderiscono all’ESA ma non all’UE; viceversa gran parte dei paesi dell’est membri dell’UE non aderiscono all’ESA.

D’altra parte occorre ricordare che esistono anche agenzie spaziali nazionali, in Italia, in Francia, che hanno ruoli si servizio legati al proprio paese. Come ricordavo, il proposito dell’ESA secondo la convenzione attuale, è la promozione dell’utilizzo dello spazio per fini esclusivamente pacifici. E gli stati membri hanno l’obbligo di finanziare le attività scientifiche di esplorazione dell’universo.

Diversamente, il ruolo di un’agenzia nazionale è molto più legato alla difesa del territorio, anche se sono proprio le agenzie dei singoli paesi che spesso hanno un ruolo propositivo nei confronti di missioni scientifiche. È il caso per esempio del progetto Aurora, che promuove lo sviluppo di nuove tecnologie per portare l’uomo su Marte e che nasce proprio in Italia.

Quattro finestre su Saturno
Quattro finestre su Saturno

E a proposito di sonde interplanetarie, la NASA ha appena lanciato una nuova missione per lo studio di Mercurio, il Messenger. Come reagisce l’ESA di fronte alla nuova iniziativa statunitense?

La missione della NASA Messenger è un messaggero di buone notizie: arriverà a destinazione nel marzo 2011. Per l’ESA sarà l’occasione di preparare al meglio la europea per lo stesso pianeta, la missione BepiColombo, il cui lancio è previsto per il 2011-2012.

Ciò permette, fra l’altro, di disegnare la missione europea anche tenendo conto degli aspetti critici del lungo viaggio che il Messenger ha iniziato ad affrontare.

Una curiosità: 7 anni di viaggio per arrivare in orbita intorno a Mercurio, così come 7 anni di viaggio ha impiegato la missione ESA/NASA Cassini-Huygens per inserirsi nel sistema di Saturno.

Eppure Saturno è circa 9-10 volte più lontano dalla Terra di Mercurio. Il punto è che la distanza da un corpo celeste è solo uno dei fattori da tener presente nei viaggi interplanetari.

Gli altri aspetti cruciali sono il gioco delle attrazioni gravitazionali del Sole e dei pianeti, che deformano lo spazio-tempo, e il fatto che la Terra ruota intorno al Sole: lanciare una sonda verso il sistema solare esterno è un po’ come lanciare un sasso con una fionda. Mentre Mercurio si trova all’interno dell’orbita terrestre, molto vicino al Sole. E come se lanciando un sasso con una fionda lo si dovesse lanciare verso la mano che tiene la fionda stessa.

Guardia vicino stadio olimpico con un dispositivo speciale tenuto in mano
Guardia vicino stadio olimpico con un dispositivo speciale tenuto in mano

Tornando alla Grecia, la preoccupazione per attentati durante le Olimpiadi è alta. Che controllo è possibile fare utilizzando la tecnologia satellitare?

L’ESA ha sviluppato il progetto INSTANT, che fa uso del segnale di navigazione satellitare EGNOS che, a sua volta utilizza, migliorandone la precisione, i dati del GPS statunitense e del GLONASS russo.

INSTANT ha come obiettivo il rafforzamento della sicurezza nelle acque navigabili e sulla terraferma. In particolare sul territorio ateniese è stato messo in atto un progetto pilota con una compagnia di guardie giurate: le guardie hanno a disposizione un piccolo terminale delle dimensioni di un palmo di mano che integra le capacità di trasmissione audio e video della telefonia cellulari con la misura di posizionamento di un sistema satellitare come EGNOS.

Il tutto rafforzato da una connessioni internet sempre disponibile attraverso il servizio WAP e la possibilità di utilizzare delle mappe territoriali digitali comprensive di informazioni.

Un sistema così complesso ha richiesto lo sviluppo di un’interfaccia particolare, facile e veloce da usare, una specie di assistente digitale, che permette all’utente di agire anche in condizioni di difficoltà. L’idea è che in caso di pericolo si riesca ad avvertire la centrale, fornendo in tempo reale indicazioni audio e video su ciò che sta accadendo, che sia un incendio o una rapina, con una identificazione esatta del luogo in cui si deve intervenire.

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