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Umberto Guidoni
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Biografia di Umberto Guidoni

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ESA / Space in Member States / Italy

Dati anagrafici
Nato il 18 agosto 1954 a Roma, Italia. E’ sposato e ha un figlio. I suoi hobbies sono il nuoto, la pallavolo e la musica classica.

Titoli di studio
Laurea in Fisica e Dottorato in Astrofisica (Summa Cum Laude)all’Università di Roma nel 1978. Borsa di studio in fisica del plasma presso il Centro di Ricerche Termonucleari del CNEN dal 1979 al 1980.

Onorificenze
E’ stato insignito della Space Flight Medal della NASA nel 1996.

Organizzazioni
Ufficiale di Complemento nell’Aeronautica Militare italiana. Membro della Società Spaziale Italiana (SSI).

Esperienze professionali
Nel 1982, Umberto Guidoni è stato assunto come scienziato dal Comitato Nazionale Italiano per l’Energia (CNEN), e nel 1983 ha lavorato presso la Divisione Energia Solare dell’ENEA (Ente Nazionale Energie Alternative), dove ha messo a punto nuove tecniche per la caratterizzazione dei pannelli solari.

Nel 1984, è stato assunto come ricercatore in servizio permanente presso l’Istituto di Fisica Spaziale Italiano (IFSI-CNR) e ha partecipato come co-ricercatore all’esperimento RETE (Ricerca sugli Effetti Termodinamici sui Cavi flessibili), uno dei prescelti per il primo volo spaziale del Sistema Satellitare a filo Tethered (TSS).

Fra il 1985 e il 1987, ha collaborato alla messa a punto della camera a plasma dell’IFSI per simulazioni in laboratorio dei fenomeni elettrodinamici sui cavi flessibili e la caratterizzazione dei contattori al plasma in ambiente ionosferico. Nel 1988, è stato nominato Scienziato responsabile del Progetto RETE per lo svolgimento dell’esperimento con il satellite a filo Tethered.

Nel 1989, Umberto Guidoni è stato selezionato dall’Ufficio Astronauti dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), insieme ad un altro scienziato italiano, per seguire la formazione come specialista del carico utile per la missione TSS-1 dello Space Shuttle americano. Nel 1991, è stato trasferito al Centro Spaziale Johnson della NASA a Houston, USA, dove ha ricevuto una formazione come Specialista del Carico Utile in Avvicendamento. Durante la missione STS-46/TSS-1 (31 luglio-8 agosto 1992), ha prestato assistenza al team scientifico nel quadro delle operazioni in orbita del Centro di Controllo delle Operazioni del Carico Utile (POCC) di Houston.

Nel 1995, è stato prescelto per il suo primo volo spaziale. Ha svolto la funzione di Specialista del Carico Utile in rappresentanza dell’ASI nel corso della missione STS-75/TSS1R a bordo dello Space Shuttle (22 febbraio-9 marzo 1996), i cui compiti principali erano il trasporto e il posizionamento del Sistema Satellitare a filo Tethered (TSS) e il terzo volo del Carico Utile in Microgravità degli Stati Uniti (USMP-3).

Nel 1996, Umberto Guidoni ha seguito il Corso Internazionale di Formazione per Specialisti di Missione presso il Centro Spaziale Johnson della NASA; successivamente, ad aprile 1998, ha lavorato nella Divisione Robotica dell’Ufficio Astronauti per lo Space Shuttle e la Stazione Spaziale Internazionale presso il Centro Spaziale Johnson della NASA.

Ad agosto 1998, Umberto Guidoni è entrato in forza nel Corpo Astronauti Europei dell’Agenzia Spaziale Europea basato presso il Centro Europeo Astronauti (EAC) di Colonia, Germania.

Esperienze nello spazio

Umberto Guidoni ha partecipato come Specialista del Carico utile alla missione di 16 giorni STS-75/TSS-1R (22 febbraio-9 marzo 1996), i cui compiti principali erano il trasporto e il posizionamento del Sistema Satellitare a filo Tethered (TSS) e il terzo volo del Carico Utile in Microgravità degli Stati Uniti (USMP-3). L’esperimento condotto dal TSS ha permesso di raccogliere una messe di nuove informazioni sull’elettrodinamica dei cavi flessibili e la fisica del plasma, malgrado la rottura del cavo a 19,7 km. di distanza dallo Space Shuttle, ad un soffio dall’obiettivo (la distanza da coprire era di 20,7 km.)

Missioni attuali

Umberto Guidoni è stato assegnato alla missione STS-100 dello Space Shuttle, prevista ad aprile 2001, e sarà il primo astronauta europeo a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nel corso della missione, lo Space Shuttle trasporterà parti ed attrezzature destinate all’equipaggiamento tuttora in corso della Stazione stessa. In particolare, porterà in orbita il Modulo Logistico Multi-uso Raffaello messo a punto dall’Agenzia Spaziale Italiana, carico di strumenti di laboratorio, e posizionerà il Sistema di Manipolazione a Distanza della Stazione Spaziale (SSRMS), ovvero il braccio robotizzato di concezione canadese di cui si farà ampio uso nel corso delle operazioni di assemblaggio della Stazione Spaziale.