Oggi, durante la Focused Product Release, la missione Gaia dell'ESA mette a disposizione una vera e propria miniera di conoscenze riguardo alla nostra Galassia e non solo. Tra le altre scoperte, il sistema di ricognizione stellare ha identificato oltre 380 possibili lenti gravitazionali, oggetti sfuggenti e straordinari che contengono indizi su alcune delle più grandi domande dell'umanità sul Cosmo.
Le ricercatrici e i ricercatori che collaborano con Gaia hanno scoperto che alcuni degli oggetti che vediamo non sono semplicemente stelle, anche se ne hanno l'aspetto. In realtà, si tratta di quasar molto distanti con lenti gravitazionali, nuclei galattici estremamente luminosi e ricchi di energia alimentati da buchi neri. Vengono quindi presentati 381 potenziali quasar con lenti gravitazionali, compresi 50 che riteniamo altamente probabili: il più grande insieme di candidati mai presentato in una sola volta.
Il team ha identificato i candidati all'interno di un'ampia lista di 3.760.032 possibili quasar (tra h cui quelli identificati nella Gaia DR3). Cinque delle possibili lenti gravitazionali sono potenziali croci di Einstein, rari sistemi di lenti con quattro diverse componenti dell'immagine che formano una croce.
Il grafico in alto a sinistra mostra il fenomeno delle lenti gravitazionali in modo più approfondito. Questo fenomeno si verifica quando l'immagine di un oggetto lontano viene deformata da una massa di disturbo, ad esempio una stella o una galassia, che si trova tra noi e l'oggetto osservato. Questa massa intermedia agisce come una gigantesca lente d'ingrandimento, in grado di amplificare la luminosità della luce e di proiettare sul cielo immagini multiple della sorgente lontana. Queste configurazioni rare e curiose sono visivamente affascinanti e rivestono un immenso valore scientifico, poiché svelano indizi inediti sui primissimi giorni e sugli abitanti dell'Universo.
I sei sistemi con lenti gravitazionali mostrati a destra sono stati identificati nella Gaia DR3, e mostrati come vengono osservati dal Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI) e da PanSTARRS.
Testo alternativo: Questo infografico è composta da tre parti principali: un'immagine che descrive il funzionamento della lente gravitazionale (in alto a sinistra), sei immagini di sistemi con lenti gravitazionali identificati in Gaia DR3 (in alto a destra) e alcuni aspetti salienti della scoperta di Gaia di nuovi quasar con lenti gravitazionali (in basso). L'immagine sulla gravitazionale illustra il modo in cui la luce viaggia da un quasar distante a Gaia, piegandosi intorno a una massa in primo piano (una galassia) durante il percorso, e come questo fa sì che il telescopio veda più immagini del quasar nel cielo.
Riconoscimenti: ESA/Gaia/DPAC (riconoscimento: immagini realizzate da ATG dietro contratto stipulato con l'ESA) - CC BY-SA 3.0 IGO