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Immagine EO della Settimana: Hyderabad

17/04/2018 460 views 3 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Il satellite Sentinel-2A del programma europeo Copernicus ci porta sopra l'India meridionale, precisamente sulla capitale dello stato di Telangana:Hyderabad.

Con un'estensione di circa 650 kmq, Hyderabad è una delle più vaste aree metropolitane dell'India ed ospita quasi sette milioni di persone. Sorge sulle sponde del fiume Musi, che possiamo vedere attraversare l'immagine al centro. Nonostante sia ricca di storia, questa metropoli in rapida crescita è diventata un nodo commerciale ed un centro internazionale di Information Technology, guadagnandosi il soprannome di Cyberabad.

Acquisita il 14 maggio 2017, l'immagine è stata elaborata con il fine di evidenziare le differenti caratteristiche dentro ed intorno alla città. I colori giallo e marrone mostrano il centro abitato, mentre il verde chiaro dei dintorni mostra campi aridi. Le tonalità di verde più scuro indicano vegetazione e zone coperte da alberi. È interessante notare che, anche il blu acceso, che appare, per esempio, lungo il fiume Musi e vicino ad altri bacini idrici, è vegetazione, come quella di parchi o prati.

Sebbene nell'immagine siano visibili diversi laghi, essi stanno gradualmente scomparendo. Si narra che la città avesse un tempo 7.000 laghi, ma ora ce ne sono solo 70 circa e sono attualmente soggetti a fenomeni di inquinamento legati all'espansione ed allo sviluppo della città.  Anche il lago più famoso della città, lo Hussain Sagar dalla forma a cuore, è danneggiato dall'inquinamento derivante dai rifiuti agricoli ed industriali e dalle acque reflue della metropoli.

I due satelliti identici Sentinel-2 del programma Copernicus hanno a bordo fotocamere ad alta risoluzione che lavorano in 13 bande spettrali. Le immagini raccolte dalla missione possono essere utilizzate per monitorare l'inquinamento dei laghi, i cambiamenti nella vegetazione e la crescita urbana.

Questa immagine fa parte della serie Earth from Space Video Programme.

In collaborazione con Rivista Geomedia.

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