Autunno – grandi manovre per gli appassionati di GRID
Il consorzio internazionale creato dall’Agenzia Spaziale Europea per il progetto SpaceGRID è pronto a mettersi al lavoro a metà settembre. L’obiettivo è studiare le possibili applicazioni di GRID (o RETE) nel campo delle scienze spaziali, dell’osservazione terrestre, della meteorologia spaziale e dell’ingegneria dei veicoli spaziali. A ottobre, invece, a Frascati, alle porte di Roma, prenderanno il via due convegni internazionali.
Che cosa è GRID, la Rete
Il concetto di base è semplice. Dato che solo poche persone o organizzazioni sono in grado di utilizzare appieno le capacità di elaborazione dei propri computer, si è deciso di sfruttare attraverso Internet tali risorse inutilizzate per risolvere quei problemi di calcolo che necessitano molta più “memoria” e potenza di calcolo di quanta ne sia generalmente disponibile. E’ un po’ come inserire la spina di un elettrodomestico per collegarlo alla rete elettrica ogni qualvolta desideriamo farlo funzionare.
Una versione ridotta di questo concetto è stata applicata per la prima volta l’anno scorso nel quadro del progetto SETI (Ricerca di Intelligenza Extra-Terrestre) che, con l’aiuto di volontari, è riuscito a sfruttare la potenza di calcolo di milioni di computer domestici collegati per captare segnali radio che potevano contenere messaggi dallo spazio.
Molti altri hanno capito quale enorme potenziale si cela dietro questa idea, e così in varie parti del mondo sono stati messi a punto diversi progetti sul GRID. Anche l’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato internamente un’iniziativa GRID volta ad esaminare la possibilità di sfruttare “la Rete” per una vasta gamma di applicazioni spaziali, e sta partecipando ad una serie di progetti internazionali, quali DataGRID, finanziato dall’Unione Europea.
Lo SpaceGRID dell’Agenzia Spaziale Europea
Decine di satelliti raccolgono in continuazione dati sul nostro sistema planetario – la Terra, in particolare -, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Questi dati vengono utilizzati per vari scopi, quali le telecomunicazioni, i sistemi di navigazione e il controllo dell’ambiente, eppure, anche per il computer più potente, l’elaborazione di tutte queste informazioni è laboriosa e costosa, laddove la distribuzione di questi compiti su una serie di piattaforme a basso costo collegate via Internet offrirebbe a molte applicazioni spaziali un potenziale enorme ad un costo relativamente contenuto.
Per esplorare questa possibilità così interessante, l’Agenzia Spaziale Europea si sta apprestando a lanciare il progetto SpaceGRID, che sarà gestito da un consorzio internazionale di industrie e centri di ricerca guidati da Datamat (Italia) con la partecipazione di Alcatel Space (Francia), CS Systèmes d’Information (France), SSL Science Systems Plc (Regno Unito), QinetiQ (Regno Unito)e RAL (Regno Unito).
L’obiettivo del progetto è valutare in che modo la tecnologia di “Rete” può essere messa al servizio di diverse discipline spaziali; mettere a punto una bozza di infrastruttura GRID che coinvolga tutti gli Stati Membri dell’Agenzia Spaziale Europea; promuovere la collaborazione e gli sforzi congiunti nel campo delle applicazioni spaziali. Si tratterà di analizzare gli aspetti tecnici complessi legati alla gestione, accesso, sfruttamento e distribuzione di ingenti quantità di dati, mettendo a punto progetti sperimentali volti a testare le prestazioni di GRID nelle sue attività più specifiche di osservazione terrestre, meteorologia dello spazio, scienze spaziali e ingegneria dei veicoli spaziali.
I risultati dello studio dovrebbero essere disponibili entro 18 mesi; frattanto, l’Agenzia Spaziale Europea sarà tenuta al corrente dei progressi realizzati e le attività del progetto saranno sincronizzate con la sua iniziativa GRID interna.
Ci sono altri due aspetti del progetto che per l’Agenzia Spaziale Europea rivestono un’importanza particolare: garantire che i dati elaborati dallo SpaceGRID siano messi a disposizione di enti pubblici e istituti di formazione e assicurare che le attività del progetto siano svolte in coordinamento con le principali iniziative internazionali. Per questo motivo i convegni di ottobre del DataGRID e del Global Grid Forum assumono per l’Agenzia Spaziale Europea un particolare interesse.
I convegni GRID di ottobre a Frascati
Dal 3 al 5 ottobre, l’ESRIN, l’Istituto Europeo di Ricerca Spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea, ospiterà a Frascati la “Terza Conferenza DataGRID”. DataGRID è un’iniziativa volta a creare una nuova RETE mondiale di elaborazione dati a fini scientifici tramite l’accesso aperto alle grandi banche dati esistenti nelle comunità scientifiche. Uno dei suoi obiettivi principali è sviluppare e organizzare dimostrazioni del software, battezzato middleware, necessario per la gestione di queste risorse messe in comune. DataGRID dovrà inoltre coordinare i progetti GRID nazionali condotti in Europa per garantire a tutti l’uso degli stessi standard e dello stesso “linguaggio”.
L’Agenzia Spaziale Europea è uno dei sei partners di questo progetto, finanziato dall’Unione Europea e guidato dal CERN, il Laboratorio Europeo di Fisica delle Particelle. Il suo ruolo nel progetto, del valore di € 9,8 milioni, è dimostrare l’uso del DataGRID per l’osservazione terrestre.
Il Global Grid Forum (GGF) sarà invece organizzato dall’Istituto Italiano di Fisica Nucleare presso il suo centro nazionale ricerche anch’esso sito a Frascati. Per 3 giorni a partire dal 7 ottobre, si discuteranno le applicazioni di GRID nel campo della scienza e dell’industria, nonché i suoi standard e modalità di finanziamento.
Il GGF costituisce un luogo di incontro di singoli ricercatori che lavorano con le tecnologie di rete e che nasce dalla fusione del Grid Forum, dell’eGrid European Grid Forum e dalla comunità “in Rete” dell’Asia e del Pacifico. La sua ultima riunione, tenutasi a Washington, ha visto la partecipazione di 340 esperti di 20 Paesi e 180 organizzazioni.
I progetti del GRID hanno un potenziale enorme. Possono consentire agli scienziati di tutto il mondo di avere facilmente accesso a quantità senza precedenti di risorse per l’elaborazione dati, aprendo una nuova era di scienza e cooperazione scientifica. Il progetto SpaceGRID dell’Agenzia Spaziale Europea è un’importante pietra miliare sulla strada dello sfruttamento di questo potenziale nel campo delle applicazioni spaziali in Europa.