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Quanto cibo servirà per i futuri equipaggi?
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Contare le calorie nello spazio

10/07/2017 808 views 5 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Razzi e navette spaziali possono portarci su Marte, ma il cibo deve nutrirci durante il viaggio.  I ricercatori stanno ora utilizzando la Stazione Spaziale Internazionale per capire quanto cibo sarebbe necessario imbarcare su una navicella diretta verso la Luna, Marte od oltre. Misurando l'energia utilizzata dagli astronauti, possiamo contare il numero di calorie di cui l'uomo avrà bisogno per i lunghi voli.

Porzione: un equipaggio per Marte

Calcolare il dispendio energetico totale, significa fare molte misurazioni su un periodo di 10 giorni. L'astronauta Paolo Nespoli dell'ESA sarà l'ultimo dei 10 soggetti richiesti, dopo il suo lancio previsto alla fine di questo mese.

Paolo Nespoli
Paolo Nespoli

Come prima cosa la mattina, Paolo indosserà una maschera per la respirazione per misurare i livelli di anidride carbonica che produce, e la quantità di ossigeno che consuma. Questo permetterà ai ricercatori di calcolare quanta energia utilizza il corpo per mantenere le funzioni base in uno stato di riposo.

Prima di colazione Paolo berrà un bicchiere d'acqua etichettata con oligoelementi. Monitorando quanto viene eliminato nel tempo nelle urine raccolte, verrà calcolato l'utilizzo totale di energia.

Paolo consumerà una colazione standard ed utilizzerà poi la maschera di respirazione per quattro ore. Ciò rivelerà quanta energia il corpo consuma per digerire, processare ed assimilare il pasto.

L'ultimo passo sarà calcolare quanta energia viene utilizzata per l'attività fisica. Durante i 10 giorni di test, Paolo indosserà un rivelatore sul braccio per registrare il tempo e l'intensità delle diverse attività.

L'analisi di queste diverse misurazioni permetterà ai ricercatori di calcolare l'utilizzo totale di energia di modo che i pasti possano essere adattati ai livelli energetici degli astronauti, assicurandosi che non abbiamo meno di quanto necessitano.

Thomas Pesquet durante l'esperimento Energy
Thomas Pesquet durante l'esperimento Energy

Il confronto con le misurazioni effettuate prima e dopo il volo fornirà inoltre dettagli su come l'assenza di gravità influisca sul peso corporeo. È ben noto che gli astronauti impegnati in missioni di lunga durata in orbita bassa perdono peso, ma le ragioni non sono chiare.

Capire il metabolismo in relazione all'attività fisica fatta in assenza di gravità, può far luce su quanto succede e su come meglio nutrire l'uomo nelle missioni nello spazio profondo.

Ma contare le calorie nello spazio sarà anche la strada per aiutarci qui sulla Terra: comprendere l'equilibrio energetico in relazione alla dieta ed all'attività, migliorerà la cura dei pazienti costretti a letto.

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