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Prima imagine ottenuta da MERIS, nel 22 Marzo del 2002
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MERIS Users Workshop a ESRIN

14/11/2003 358 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Si è concluso ieri a ESRIN, lo stabilimento italiano dell’ESA, il “MERIS Users Workshop”, un convegno di tecnici e scienziati per fare il punto sull’operatività di MERIS, uno dei dieci strumenti del satellite ENVISAT, al termine della sua fase di calibrazione.

Dopo il lancio perfetto avvenuto il primo marzo del 2002 e dopo circa 9 mesi di intensissima attività di monitoraggio sugli strumenti a bordo del satellite, Envisat ha cominciato a trasmettere gradualmente vari tipi di dati dai suoi strumenti dall’inizio del 2003. Ora tutti gli strumenti del satellite Envisat, il più grande satellite per l’ambiente mai costruito prima, funzionano egregiamente secondo le previsioni, in particolare lo strumento MERIS.

MERIS, il Medium Resolution Imaging Spectrometer, fornisce moltissimi dati sugli oceani, le terre emerse e le nuvole a più di 350 gruppi scientifici in tutto il mondo, poiché permette di avere dati sulla radiazione solare riflessa dalla Terra in 15 bande spettrali, nella lunghezza d’onda del visibile e del vicino infrarosso. Grazie a MERIS, sono stati osservati fenomeni quali la concentrazione di clorofilla e la proliferazione delle alghe nelle acque costiere, l’indice vegetativo globale e la quantità e il movimento del vapor acqueo nell’atmosfera. Non a caso, una delle prime immagini di Envisat, a 22 giorni dal lancio, che mostrava la concentrazione di phytoplancton sulle coste del Senegal, era stata presa proprio da MERIS.

Questo workshop ha rappresentato una notevole opportunità per scambiare informazioni sui risultati più recenti e per capire di più sulle attività di validazione e calibrazione che si sono svolte nel trascorso anno e mezzo.

Mosaico dell'Europa MERIS
Mosaico dell'Europa MERIS

Gli studiosi, provenienti dalle maggiori università e dai centri di ricerca europei, hanno presentato infatti i risultati delle loro ultime ricerche, la cui gran parte ancora in corso data la loro validità, portate avanti utilizzando i dati di MERIS nei campi scientifici dello studio del colore degli oceani, nelle applicazioni sulle terre emerse e nella scienza dell’atmosfera. Si sta dimostrando quindi la grande versatilità dello strumento nel contribuire agli studi sul clima e alle osservazioni satellitari su scala globale, indirizzando la ricerca scientifica per l’ambiente in campi multidisciplinari.

Il workshop ha dato la possibilità di conoscere tutti i prodotti di Envisat per gli utenti e le attività di distribuzione dei dati di MERIS con le eventuali restrizioni d’uso. Sono stati espressi giudizi sui prodotti MERIS e sui servizi agli utenti e sulla distribuzione dati e ci sono state costruttive discussioni su come implementare l’interazione tra ESA e la comunità scientifica degli utenti.

A livello di trattamento informatizzato dei dati, sono stati presentati i più recenti algoritmi di processamento dati, specie il software BEAM (Basic Envisat AATSR and MERIS) utilizzato per analizzare anche i dati di MERIS, per il quale sono state prospettate azioni da intraprendere per un ulteriore futuro sviluppo dei prodotti garantibili.

Il workshop era indirizzato ai responsabili dei progetti dell’ESA, agli scienziati e agli studenti che lavorano nel campo del tele-rilevamento satellitare. Hanno inoltre partecipato delegati dalle agenzie spaziali nazionali, internazionali, dall’ESA e dalle industrie.

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