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Immagine EO della Settimana: Fondale psichedelico

30/03/2015 646 views 5 likes
ESA / Space in Member States / Italy

L'immagine è stata ottenuta dal radar multitemporale di Sentinel-1A e mostra il Mare di Aral, che si trova lungo il confine tra Kazakistan ed Uzbekistan, nell'Asia Centrale.

Il Mare di Aral costituisce un emblematico esempio dell'impatto umano sulle risorse naturali ed ambientali. In passato è stato il quarto bacino d'acqua interno a livello mondiale, ma oggi ha perduto circa il 90% del proprio volume idrico a causa delle attività di irrigazione avviate dalla ex URSS a partire dal 1960. 

L'evaporazione dell'acqua ha determinato la comparsa di un terreno di colore chiaro, salato e secco, oggi chiamato il Deserto di Aral Karakum. Ogni anno violente tempeste di sabbia  catturano sale e sabbia dal deserto, che vengono trasportati per centinaia di chilometri, causando rilevanti problemi di salute per le popolazioni locali e determinando nella regione inverni più freddi ed estati più calde. 

Gli effetti di queste tempeste sulla salute degli esseri umani sono amplificati da sostanze chimiche presenti nelle pianure secche, dovute a sperimentazioni di armi avvenute nel passato, progetti industriali e deflusso di fertilizzanti. 

A tutto questo va inoltre aggiunto che l'industria della pesca nell'area – che un tempo occupava migliaia di persone – oggi risulta totalmente compromessa.

La Banca Mondiale ed il Kazakistan hanno lavorato insieme per la realizzazione della diga Kok-Aral, con l'obiettivo di stabilizzare la sezione settentrionale del Mare. La sezione meridionale del Mare di Aral – parte della quale è mostrata nell'immagine- fu esclusa dal progetto e si prevede che si asciughi completamente alla fine di questa decade. 

Questa immagine è stata ottenuta con la combinazione di tre scansioni radar di Sentinel-1A, ad ognuna delle quali è stato assegnato un colore: il rosso (17 ottobre 2014), il verde (28 dicembre 2014) ed il blu (14 febbraio 2015). I diversi colori indicano i mutamenti avvenuti tra le diverse acquisizioni. 

In basso a destra una forma "a boomerang" di colore rosso, giallo e verde indica la regione dove l'acqua proveniente da un fiume fluisce all'interno del fondale secco ed i colori mostrano come l'area ricoperta dall'acqua sia cresciuta nel tempo. 

Lungo il lato sinistro dell'immagine la grande area scura indica la zona in cui l'acqua è ancora presente. I colori lungo i margini della zona descrivono i cambiamenti di livello dell'acqua occorsi tra le varie acquisizioni. Il colore rosso indica un livello più basso rispetto al blu, per cui si deduce che il livello dell'acqua è risultato più basso il 17 ottobre 2014 rispetto al 14 febbraio 2015. 

Effettuando uno zoom nell'angolo in basso a sinistra possiamo osservare la traccia rettilinea di una strada esterna al fondale, con puntini bianchi dovuti a riflessioni radar causate da infrastrutture realizzate dall'uomo. Punti bianchi appaiono anche in direzione est, indicando infrastrutture costruite all'interno del fondale.

In collaborazione con Rivista Geomedia.

Questa immagine fa parte della serie Earth from Space video programme.

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