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Potenziamento del "cuore pulsante" dell'ESA sugli asteroidi

11/10/2021 577 views 2 likes
ESA / Space in Member States / Italy

È stato inaugurato oggi il nuovo centro dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la difesa planetaria, un nuovo capitolo dell'impegno dell'Agenzia per proteggere la Terra dai pericolosi NEO, gli asteroidi e le comete che si avvicinano alla Terra.

Da anni, l'ESA è impegnata nello studio dei pericoli provenienti dallo spazio e, per quanto riguarda gli asteroidi, tale impegno ha significato garantire la capacità europea di rilevare, monitorare e comprendere la situazione asteroidale nello spazio circostante il nostro pianeta.

Nel 2019, l'ESA ha adottato un rinnovato programma di difesa spaziale, chiamato "Space Safety". I "protettori del pianeta" dell'ESA non solo stanno costruendo nuovi e modernissimi "occhi" telescopici puntati al cielo e migliorando le capacità computazionali per predire i rischi di impatto, ma stanno anche collaborando con la comunità internazionale per ideare, costruire e lanciare missioni spaziali a supporto dei primi test di deflessione di asteroidi.

Una maggiore responsabilità comporta quindi la necessità di ampliare le strutture di coordinamento che fungono da nucleo per le attività di analisi e per la raccolta dati sugli asteroidi dell'Agenzia.

 

Il Centro NEOCC rinnovato
Il Centro NEOCC rinnovato

"Il nostro nuovo Near-Earth Object Coordination Centre (NEOCC) e le sue attività sono un importante strumento di cooperazione internazionale, che riflette il carattere globale dei pericoli che tutti noi potremmo dover affrontare a causa degli asteroidi", dice il Direttore Generale dell'ESA, Josef Aschbacher.

"L'Ufficio per la Difesa Planetaria dell'ESA è in stretto contatto con tutte le principali organizzazioni che monitorano il rischio di asteroidi, dal Planetary Defense Coordination Office della NASA e il loro Centro per gli studi NEO, ai comitati delle Nazioni Unite che aiutano a coordinare lo sforzo globale.

L'Ufficio per la Difesa Planetaria sta anche eseguendo la gestione tecnica delle attività recentemente avviate sulla sicurezza spaziale in collaborazione con l'Unione Europea. Le nostre attività sono parte di uno sforzo comunitario mondiale, e il NEOCC dimostra che l'Europa e l'ESA in particolare possono portare qualcosa di sostanziale e indispensabile al tavolo".

Una nuova casa per il "cappello parlante" dell'ESA per gli asteroidi

Quello che un tempo era un modesto ufficio presso ESRIN, la sede ESA a Frascati (Roma), in Italia, è stato ristrutturato ed espanso di modo da ospitare il Near-Earth Object Coordination Centre (NEOCC).

La nuova sede fungerà anche da hub principale per i dati osservativi quotidiani provenienti dai futuri telescopi Flyeye dell'ESA, il primo dei quali è attualmente in fase di assemblaggio e integrazione in uno stabilimento di Milano.

"Flyeye"
"Flyeye"

"Il NEOCC è un elemento centrale dell'ESA per la difesa planetaria. È un po' come una sorta di "cappello parlante" europeo che classifica gli asteroidi", spiega Detlef Koschny, capo dell'Ufficio ESA per la Difesa Planetaria.

"Un'attività chiave dell'ufficio è, per esempio, la compilazione della lista degli asteroidi pericolosi. Il NEOCC identifica tutti gli asteroidi con probabilità di impatto sulla Terra superiore a zero, quindi raccoglie tutte le osservazioni disponibili, aggiungendone altre se necessario, finché non viene determinata precisamente l'orbita di ogni oggetto".

Luca Conversi, responsabile del NEOCC, aggiunge che "le osservazioni e i dati sugli asteroidi provengono da tutto il mondo, e ogni giorno il team del Centro di Coordinamento utilizza questi dati per determinare l'orbita e il rischio di impatto di questi antichi corpi celesti".

"Come quasi sempre accade, più capiamo la traiettoria di un oggetto, più abbiamo certezza che non colpirà la Terra. Ma ci stiamo preparando anche a situazioni in cui ciò non dovesse essere il caso".

Il Centro è infatti il punto di accesso a un'intera rete di dati e informazioni europee. Inoltre, il Centro stesso fornisce informazioni vitali sulle orbite degli asteroidi, sul monitoraggio degli impatti, sulle analisi dei rischi e altro ancora.

Il NEOCC non solo contribuisce e coordina le osservazioni di asteroidi e comete nel sistema solare, e valuta e controlla la minaccia rappresentata da eventuali rocce spaziali che si avvicinano alla Terra, ma propone anche, ove necessario, misure atte a mitigare eventuali danni, per esempio interagendo con le agenzie preposte a fronteggiare le emergenze in caso di impatto imminente.

L'Ufficio per la Difesa Planetaria dell'ESA è attualmente composto da 15 persone, metà delle quali lavora presso il NEOCC, mentre la restante parte opera in altri centri dell'ESA, tra cui ESTEC nei Paesi Bassi, ESOC in Germania e ESAC in Spagna.

"Grazie all'inaugurazione del Near-Earth Object Coordination Centre in ESRIN, è stato centrato un importante obbiettivo" dichiara Giorgio Saccoccia, Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

"La difesa planetaria è prioritaria per l'Italia, come si evince anche dalla partecipazione al primo esperimento di deflessione degli asteroidi attraverso le missioni DART, LICIACube e Hera. Il nostro Paese sostiene fin dall'inizio i programmi ESA dedicati alla sicurezza spaziale, come un'opportunità volta a offrire a livello mondiale valore alle competenze della comunità scientifica italiana il cui lavoro è incentrato sul pericolo degli asteroidi.

Nel corso degli anni, l'ESA è progredita nelle principali aree di monitoraggio dell'impatto, nel tracciamento degli asteroidi e nell'osservazione delle scoperte, grazie allo straordinario lavoro di un team di esperti altamente qualificati. Merita di essere menzionato l'ambiente logistico all'avanguardia inaugurato oggi all'ESRIN. Un chiaro segno che siamo sulla strada giusta verso la protezione del nostro pianeta e dei suoi cittadini.

Guidare la reazione dell'Europa, collaborando con il mondo

Mentre guida la reazione dell'Europa alla minaccia degli asteroidi, l'Ufficio per la Difesa Planetaria collabora fianco a fianco con la comunità internazionale e, in particolare, con il Planetary Defense Coordination Office della NASA, mentre il NEOCC opera a stretto contatto con il CNEOS, Centro per gli studi sui NEO, della NASA/JPL, in California.

Inoltre, l'ESA è membro di due organizzazioni riconosciute dalle Nazioni Unite: l'International Asteroid Warning Network (IAWN), attualmente coordinata dalla NASA, e lo Space Mission Planning Advisory Group (SMPAG), presieduto dall'ESA. Lo SMPAG è il gruppo incaricato di preparare una missione spaziale internazionale come risposta a qualsiasi futura minaccia asteroidale.

L'ESA collabora inoltre a stretto contatto con il Minor Planet Center, il centro internazionale di raccolta dei dati sugli oggetti vicini alla Terra. L'Agenzia si occupa anche della gestione tecnica di alcune attività di sicurezza spaziale avviate di recente nell'Unione Europea.

Infine, ma non meno importante, l'ESA ha stipulato un accordo con lo European Southern Observatory per utilizzare il loro Very Large Telescope per osservazioni vitali degli asteroidi più importanti.

Asteroidi: quanto dovremmo preoccuparci davvero?

L'asteroide Ryugu
L'asteroide Ryugu

Gli impatti asteroidali di portata tale da causare estinzioni globali sono eventi estremamente rari. E, se da un lato possono provocare grandi danni, dall'altro gli impatti degli asteroidi sono l'unica calamità naturale che possiamo, in linea di principio, prevenire. Ma per farlo, è necessario avere tempo. Sono possibili missioni di deflessione e di riduzione del rischio, ma sono comunque necessari anni per la loro realizzazione.

Gli impatti sulla Terra causati da asteroidi di medie dimensioni sono più frequenti, dato che questi sono presenti in numero molto maggiore in tutto il sistema solare. Per questi oggetti è fondamentale, e spesso sufficiente, un annuncio tempestivo. Se da un lato gli asteroidi di queste dimensioni non sempre raggiungono il suolo, dall'altro possono creare potenti onde d'urto durante l'ingresso nell'atmosfera, che possono danneggiare edifici e infrastrutture dell'area circostante, causando infortuni dovuti, ad esempio, a finestre rotte improvvisamente.

In entrambi i casi, l'ESA è in prima linea, individuando gli oggetti rischiosi, comprendendone la traiettoria e lavorando a soluzioni che garantiscano la nostra sicurezza.

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